IO POSTO GATTINI

Io posto gattini.

Ma parlo di campi. Parlo dei campi di sabra e chatila, dei campi di sterminio tedeschi, dei ghetti in sud africa o dei campi di rieducazione cambogiani. Mi fermo, ma potrei citarne ancora a decine. Sono tutti uguali. L’unica cosa che cambia son la longitudine e la latitudine.

Se solo uscissi dai campi troverei le stragi. Piomberei nella tratta degli schiavi, mi troverei nel genocidio dei nativi americani e mi piegherei davanti alla decimazione degli aborigeni australiani.

Se solo finisse qui. L’orrore spesso abita accanto alla nostra porta. Non si limita davanti a nulla e sceglie sempre le prede inermi.
Guantanamo e i suoi crimini sui prigionieri doveva esser chiusa ma è li ancora aperta a ricordarci che accadrà ancora. Nelle nostre prigioni si muore di botte, senza contare cosa hanno fatto nel luogo atto ad educare al meglio noi.

Non ho postato nel giorno della memoria, posto oggi, un giorno “normale”, perché la mia memoria è ogni volta che vedo qualcosa che mi porta a tutti quegli orrori. Come oggi.

Perché di essere umana mi vergogno così spesso e così tanto, da domandarmi come posso farne parte. Anche se so che dentro me, da qualche parte, esiste il seme di quel male. Non dimentico neppure questo.

Se pensate che chi posti gattini sia fuori dal mondo, sbagliate. Siamo così coinvolti, lo percepiamo così tanto, da doverne fuggire ogni tanto per poter sopravvivere. Il dolore del mondo ha un suono insopportabile.

Io posto gattini, ma non dimentico niente.

kitten

15 pensieri riguardo “IO POSTO GATTINI

  1. vero, si ha bisogno di dolcezza, di natura bella, di allontanarsi da quel suono insopportabile, che fa sembrar d’impazzire anche se i comportamenti di alcuni sono oltre, molto oltre la follia…

    1. Ho avuto due zii partigiani, uno poi è tornato dai campi di concentramento tedeschi e uno è stato “salvato” (ovvero avvisato scappa che stanotte fanno la retata a casa tua) da un soldato tedesco.

      Chi imbratta i muri oggi, manco sa che vuol dire quel simbolo e cosa ha portato. Lo usano, come userebbero quello comunista o quello cileno o la merda. Il loro scopo non so i valori e i principi ma “rompere”.

  2. Se ne parlava riguardo le opere di Bansky a Gaza…
    “Un uomo mi ha chiesto cosa significasse la mia opera e ho spiegato che volevo mostrare la distruzione di Gaza mettendo foto sul mio sito, ma che la gente su internet guarda solo foto di gattini.”
    È per questo?

    1. E per questo che lo ha fatto di lui? E questo che mi domandi?
      Se la domanda è questa non te lo so dire.

      E per questo che l’ho faccio io? Ma cosa che posto gattini o che ho scritto questo post?
      Nel primo caso, no è solo il bisogno (solo quello) di trovare oasi in questa vita. Nel secondo proprio perchè quelel son oasi quando ne esci devi parlare e combattere l’umana inumanità.

      1. Il tuo post è molto bello, sembra tu debba giustificare però il motivo per il quale posti gattini.
        Ho pensato fosse una risposta a Bansky.

      2. Se pare che io mi giustifichi, mi spiace, non era l’intenzione 🙂 anche perchè ho smesso di giustificarmi da anni 😉

        Oddio a pensarci bene era un post senza intenzione, come quasi (non tutti) i miei.

        Nato per questo mio bisogno di condividere spesso i miei pensieri. A volte per sfogarmi e a volte per raffrontarmi.

        Questo post in particolare è scaturito perchè su un social ho visto un video.
        Soldati israeliani che aizzavano cani lupo contro un bambino palestinese, che mi ha ricordato così tanto i soldati tedeschi che aizzavano i cani verso gli ebrei. da lì il tutto… e il dolore per l’immutabilità umana

  3. In questo tuo post ho ritrovato la filosofia che applico ai/sui social network e per questo ti ringrazio, credevo di esser sola (dopodiché mi sono anche “iscritta” al tuo blog 😉 ).

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