Gaza: l’urlo ignorato dall’umanità

I palestinesi non esistono, lo dicevano già prima dell’ottobre 2023.
Internazionale- articolo del 21.03.2023

E’ del 21 marzo 2023, mesi prima del 7 ottobre 2023, data da cui israele si sente in diritto di STERMINARE un popolo.

Tra le tante parole dette da questo ministro del governo israeliano, tale Bezalel Smotrich: “Il popolo palestinese è un’invenzione che ha meno di cent’anni di vita. Hanno una storia o una cultura? No, non le hanno. I palestinesi non esistono, esistono solo gli Arabi1”.

E lo dicono loro, quelli nati da una risoluzione ONU del 1948 che ha “inventato” a forza lo stato di israele, risoluzione mai accettata dagli stati arabi?

La frase giusta sarebbe: “Lo stato di israele è un’invenzione che ha meno di cent’anni di vita, creata nel 1948 dall’Onu”.

Non ho iniziato questo scritto per dire questo, mi sono persa nella rabbia che ogni giorno mi sale sempre di più nel vedere e leggere, quello che succede a Gaza e nell’immobilismo dei governi europei (a parte la Spagna che si muove in direzione contraria).

Avevo iniziato per far risaltare l’immensa ipocrisia degli stati europei, Italia in prima linea, e per sottolineare:
Era il 2023 è condannavano a parole, permettendo quello che accade oggi.
E’ il 2025 e pochi giorni fa hanno condannato (una parte della UE, neppure tutti) a parole ma ANCORA NEI FATTI NIENTE.

Sono tutti complici, siamo tutti complici, sono tutti collusi, siamo tutti collusi. Anche noi quelli che gridano in questo immenso mare di dati, noi che non siamo rappresentati dai nostri governi, e nel petto ogni giorno ci grava una sensazione di oppressione. Noi quelli che il nostro cuore è diventato osmio da quanto pesa. Saremo giudicati dalla storia come se fossimo complici anche noi, solo perché apparteniamo a uno stato che è stato complice di questo genocidio, di questo sterminio.

Stamattina ho il cuore gonfio di dolore, rabbia, incredulità anche per un altro motivo: la ministra israeliana (dell’innovazione!?) Gila Gamilie, ha pubblicato su X un video (lo trovate anche su altre piattaforme), in cui mostra la striscia di Gaza dalle cui macerie nasce una lussuosa riviera con yacht, spiagge da sogno, resort, locali, uno skyline in cui spicca una Trump Tower. Mentre sul lungomare si vedono passeggiare sorridenti netanyahu e Taco alias trump con la moglie Melania, prima del finale con i fuochi d’artificio.
Sapete che scrive la tipa, come ciliegina sulla torta? Scrive: “La migrazione volontaria dei Gazawi può avvenire solo con netanyahu e trump”.

Sapete quella sensazione da groppo in gola e rabbia nascente che sale? Questa è quella che ho stamattina. Non hanno più neppure il timore di far vedere apertamente quello che vogliono, tanto sanno che rimarranno impuniti, che nessuno muove un dito contro di loro, grazie al supporto di Taco alias trump che ci guadagna sopra vendendo loro armi.

Questo non è un post, come cerco di fare di solito, che valuta i fatti, cita le fonti e cerca di essere obiettivo, questo è un post che nasce dal profondo di me, non solo dal cuore, ma dalla mia anima.
Scrivo come “salgono” le cose, saltello da un fatto a un altro, perché non riesco più a contenerli.

Non penso ventiquattro ore al giorno a Gaza (per la mia salute mentale), anche se basta poco a riportarmi lì. Cerco di “distrarmi” anche io, ma rimango comunque ferita dal fatto che se mi guardo attorno, vedo che nella vita di tutti i giorni, la maggior parte dei miei connazionali, non ci pensa praticamente mai. Pensa solo alle ferie, alla serata, al divertimento, al fine settimana. Come il nostro governo, condanna a parole, ma poi non fa nulla, neppure una riga in rete in modo da far arrivare la voce a “quelli sopra di noi” che magari si muovono, non per empatia, ma per timore di perdere la posizione e il consenso.

L’ho premesso: è un post di emozioni questo, perché mai avrei creduto di vedere ancora in vita situazioni come lo sterminio degli ebrei, come i campi di concentramento di Cambogia e Serbia, i campi di “rieducazione” vietnamiti o le stragi come Chatila e Sabra.

Mentre ne scrivo, mi rendo conto che cito solo nomi e fatti che sono la punta di un iceberg di un’umanità portata all’autodistruzione e che questo mondo, non è il mio mondo.

  1. Arabi è un parola che raggruppa molti popoli. Non esiste un unico paese arabo, ma molti stati tra cui l’Egitto, la Giordania, l’Iraq, il Kuwait, la Libia. Il Marocco, il Qatar, la Siria (che israele ha appena bombardato) e molti altri. ↩︎

10 pensieri riguardo “Gaza: l’urlo ignorato dall’umanità

  1. Leggevo al riguardo un’interessante analisi di Alessandro Leonardi su twitter (X ‘gna faccio proprio a chiamarlo).

    Oltre a Gaza, stanno pianificando l’annessione della Cisgiordania. Il tutto in mondovisione, e continuano nonostante sempre più gente stia denunciando il genocidio, difesi “senza se, senza ma” dagli Stati Uniti e dalla Germania.

    1. Ho letto anche io non su X (ex twitter), perchè mi sono tolta, del fatto della Cisgiordania. Ma già lo sospettavo, perchè mentre gli occhi erano/sono puntati su Gaza in Cisgiordania da mesi i coloni con i bene placido dei militari attaccano e bruciano le case dei palestinesi…..

      Io al bene placido aggiungerei anche l’Italia…. purtroppo (ho una vergogna inimmaginabile per questo).

      Oltre alla condanna verbale di qualche giorno fa (condanni verbali che l’europa fa da anni) che hanno fatto? Nulla

      In questi giorno quando vedo la foto di Salvini con il “premio” italia/israele non so dirti se l’emozione che mi prende di più è la rabbia o l’incredulità.

  2. Rabbia e frustrazione e dolore quando leggo su Israele e Palestina e della complice indifferenza di chi non dovrebbe. Ma oggi qui, ho letto e soprattutto sentito la tua rabbia, il tuo dolore, la tua angoscia per questo terribile mondo che stiamo vivendo. Dicono che la storia insegna, a questo tempo ha insegnato che possono fare peggio (meglio)di quello che è stato già fatto nella storia dell’umanità.

      1. Perché c’è davvero qualcuno per cui patteggiare a questo punto? Da qualsiasi angolazione posso guardare è completamente inaccettabile. Non credo sia più di rilievo ragione o torto, fatto meglio o fatto peggio, chi vince o chi perde. Perché ormai lo sappiamo (almeno noi) abbiamo perso tutti e la cosa peggiore è che probabilmente non abbiamo ancora finito di perdere.

      2. Eppure ci sono persone che negano ancora quello che succede, o lo sminuiscono come somma di fake, o dice che fanno bene perché dopo il 7.10.23… non ho parole

      3. C’è stato chi ha negato l’Olocausto. C’è chi nega di essere razzista o omofobo e invece lo è … Il problema è che basta voltarsi dall’altra parte per negare che succede qualcosa che non si vuole vedere. Tanta gente non sa la fortuna che ha solo per essere nati dalla parte “fortunata” del pianeta. C’è chi nega anche questo.

  3. E’ un gesto che mi piace, meno male penso, ma nello stesso tempo penso, che netanyahu è già stato condannato dalla corte penale internazionale eppure è ancora l’, ha attraversato i nostri cieli, è andato in america.

    F’ carta, ancora carta, mentre la gente anche oggi muore davvero:
    Ma va bene meglio che l’immobilismo

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