L’OMBRA DEL CARDO


L’Ombra del Cardo
di Aki Shimazaki
romanzo giapponese contemporaneo

Questa è la terza pentalogia che leggo di questa autrice. Se volete leggere anche le altre due recensioni che ho scritto, vi rimando a fondo pagina con i link relativi.

Solo questo dovrebbe farvi intuire quanto io mi sia “innamorata” della scrittura di questa scrittrice. Anche con questa pentalogia l’autrice, con me, ha colpito e affondato.

Questa volta, per mio mero errore, invece di prendere il libro che raccoglie tutti e cinque i romanzi e che si intitola “L’ombra del Cardo”, ho preso le singole uscite, alcune trovate usate e alcune nuove che sono: Azami, Hozuki, Suisen, Fuki-no-to e Maimai.

Anche questa pentalogia è una raccolta di cinque storie, godibili singolarmente, i protagonisti si intrecciano in un momento della loro storia e danno seguito ad un racconto successivo, come una staffetta che passa il testimone. Così vediamo i cinque protagonisti che partono da Mitsuo e attraversando le storie di a Mitsuko, Goro e Atsuko, arrivano fino a Taro.

La pentalogia parla dei sentimenti umani e del peso, che a volte, le loro scelte portano nella loro vita. Anche qui ho letto i cinque libri in maniera avida e velocemente, mentre cadevo “dentro” le storie dei protagonisti.

Il libro-racconto che ho amato di più è Hozuki e il personaggio di Mitsuko.

Consiglio nuovamente questo libro.

AUTRICE ED EDITORE
Aki Shimazaki è nata a Gifu, in Giappone nel 1954. Nel 1981 si è trasferita in Canada, dove tuttora vive e lavora.

Come ho già scritto, per mero errore, io ho preso i cinque libri separatamente. A voi consiglio il libro che contiene la pentalogia completa, è edita dall’editore Feltrinelli – Collana Universale economica Feltrinelli, 448 pagine, pubblicata in Italia nel 2023.
La potete trovare, oltre che nelle librerie, online su siti di LaFeltrinelli, Amazon e Ibs: Prezzo intero cartaceo 15,00€ ma on line a 14,250€ – Ebook 7,99€.
Buttate un occhio anche sul sito del Libraccio, spesso trovate la stessa edizione usata a un prezzo notevolmente più basso.

Altre recensioni dei libri di Aki Shimazaki:
Nel cuore di Yamato
Il peso dei segreti

Infine solo per ricordare che non dimentico e che, anche se parlo di altro, questo fa costantemente parte di me, ogni giorno.

WHEN DESTINY BRINGS THE DEMON


When Destiny Brings the Demon
Genere: Mistero, Wuxia, Xianxia, Romantico, Fantasy
Paese: Cina
Anno 2025 – 33 episodi

Questo Cdrama appartiene alla tipologia di serie cinesi che amo di più. Quelli che se non mi do una regolata, finisco di guardare tutta la serie non stop. Un mix di wuxia, xianxia e xuanhuan che si mescolano tra loro.

Trama:
Zou Yan è un’impiegata d’ufficio, un giorno, in seguito a un incidente, si ritrova in un mondo della coltivazione nei panni di una giovane discepola di una setta di coltivatori. Nell’arco di poco tempo, però, viene scelta per servire il solitario Gran Maestro Sima Jiao, un potente coltivatore che è stato segregato e rinchiuso in una montagna da 500 anni.

Sima Jiao è stato imprigionato contro il suo volere, tutto ciò, aggravato anche dall’isolamento, lo ha portato a covare rabbia e risentimento. Ha un carattere freddo, irascibile e desideroso di vendetta.

Zou Yan, ora Liang Ting Yan, si trova a servirlo con il timore che lui la uccida in uno scatto di rabbia. questo però non le impedisce di trovare in lui una natura affascinante.

Inizia così un’avventura tra i due, che li porterà ad avvicinarsi sempre di più, mentre, man mano si svela ai loro occhi un piano che prosegue da anni contro Sima Jao e il suo Clan.

La storia è un adattamento dal romanzo “Shi Zu Xian Shang Xian Yu” di Fu Hua.

I due attori principali sono: Arthur Chen (Sima Jiao) e Wang Ying Lu (Liao Ting Yan; Shi Yan e Zou Yan).

Quando parlo di serie cinesi di questo tipo, non posso dar altro che ripetermi. Mi piacciono, senza se e senza ma. Mitologia, fantasy, magia, complotti, immortali, demoni, lotte di potere, misteri e un pizzico di romanticismo sono pane per i miei denti.

Se avete “denti” come i miei, non potete perdervelo.
Lo trovate su Viki Rakuten.

Infine solo per ricordare che non dimentico, e anche se parlo di altro, questo fa costantemente parte di me, ogni giorno.

I DESIDERI DEL GENIO


I desideri del Genio
Genere: Commedia, Romantico, Fantasy
Paese: Corea del Sud
Anno 2025 – 13 episodi

Un drama leggero che trovate su Netflix, perfetto quando si vuole estraniarsi un po’ dal mondo. Gli ingredienti sono un mix di sorrisi, fantasy e un pizzico di romanticismo.

Trama
Fin da piccola, Ga Yeong ha mostrato tendenze psicopatiche, per questo è stata allevata e curata dalla nonna. L’amore e l’attenzione che riversa sulla ragazzina contribuiscono a gestire correttamente la psicopatia della bambina. Grazie a questo, la ragazza cresce tenendo a freno il suo problema, ma rimane fredda e impassibile, senza emozioni.

Durante un viaggio negli Emirati Arabi Uniti, Ga Yeong, s’imbatte in una lampada magica e, senza volerlo richiama, Iblis, il genio al suo interno. Iblis promette alla donna tre desideri.

Iblis riconosce nella donna una bambina che aveva conosciuto circa 1000 anni prima, per colpa della quale ha dovuto sopportare una prigionia di quasi dieci secoli, e per questo desidera vendetta.  Ga Yeong non solo non sa chi sia Iblis, ma il suo temperamento gelido e senza emozioni lascia perplesso il genio, che deve comunque seguirla fino al compimento del terzo desiderio. Peccato che Ga Yeong non voglia esprimere desideri.

Inizia così una convivenza particolare tra la giovane fredda e intrattabile con il genio affascinante ma imbroglione.

I due principali attori sono Kim Woo Bin, che interpreta il genio Iblis e Bae Suzy, che interpreta la psicopatica Ki Ga Yeong. Cito anche la straordinaria Kim Mi Kyung, che interpreta la nonna anziana O Pan Geum. Solitamente ricopre ruoli di supporto, ma lei è bravissima. E’ tra le attrici coreane che mi piacciono di più. Quando nel drama c’è lei, è una garanzia di un prodotto di qualità.

Come detto all’inizio, è un drama perfetto per rilassare la mente. Mi sono divertita nel vederlo, tanto che l’ho finito velocemente. Questo è uno dei pochi kdrama (a memoria il primo di cui mi ricordi io), in cui si accenna molto leggermente a una dinamica LGBT+ declinata al femminile. .

Menzione particolare a Kim Woo Bin, un attore poliedrico, che ho amato in “Black Knight”, un drama fantascientifico del 2023 che trovate sempre su Netflix, e “Uncontrollably Fond”, un drama del 2016 che mi ha “lacerato” il cuoricino, che trovate su Viki Rakuten.
Si riconferma strepitoso anche qua, quando sorride, viene spontaneo sorridere con lui.

Se notate il divario di anni tra gli ultimi drama e quelli precedenti, e perché nel 2017 gli avevano diagnosticato un cancro nasofaringeo con un’aspettativa di vita molto breve.
Fortunatamente, nel 2019 è riuscito a guarire completamente.

In un’intervista del 2024, lo stesso attore ha detto al giornalista: “Quel giorno, era come la scena di un dramma quando il medico improvvisamente mi disse: ‘Se è breve, hai solo sei mesi di vita.’ “.
Kin Woo Bin, nella stessa intervista, ha detto che all’epoca tempo rimase scioccato e terrorizzato, ma che si è sempre rifiutato di immaginare un esito fatale.
Ecco perché quel sorriso mi piace ancora di più.

Infine solo per ricordare che non dimentico, e anche se parlo di altro, questo fa costantemente parte di me, ogni giorno.

FANGS OF FORTUNE


Fangs Of Fortune
Genere: Mistero, Wuxia, Xianxia, Romantico, Fantasy
Paese: Cina
Anno 2024 – 34 episodi

Questo Cdrama è riuscito a entrare, pari merito con The Untamed che staziona lì da anni, al primo posto. Entrambi sono in assoluto i miei drama cinesi preferiti. Quelli che amo e di cui faccio rewatch: io che non li faccio quasi mai.

Trama:
In un’epoca lontana, la dea Bai Ze viene uccisa da un demone. La dea governava i regni degli umani e dei demoni, mantenendo tra loro l’equilibrio e la separazione. La sua morte scatena il caos perché alcuni demoni cominciano a dilagare nel mondo umano. Gli umani, dal canto loro, iniziano una caccia a quest’ultimi, senza distinzione tra innocenti e colpevoli, diventando a loro volta, crudeli quanto i demoni stessi.

Il capo dei demoni, Lord Ying Long, nella sua forma umana di Zhao Yuan Zhou, prende contatto con i cacciatori umani per aiutarli nella caccia alle bestie demoniache che hanno invaso la terra. Vuole formare con loro un gruppo di cacciatori.

Del gruppo faranno parte oltre il capo dei demoni: Zhuo Yi Chen, un abile guerriero, Wen Xiao, amica d’infanzia di Zhuo Yi Chen che non si fida di Zhao Yuan Zhao, un giovanissimo medico, Bai Jiu e un allegro arciere dal nome Pei Si Jing.

Nella ricerca dei demoni che hanno sconfinato nella terra degli umani, troveranno una verità inattesa: il vero motivo delle azioni violente dei demoni.
Affronteranno un lungo viaggio pieno di combattimenti, imprevisti, responsabilità e sfide. In tutto ciò, riusciranno gli umani e il capo dei demoni a fidarsi reciprocamente?

La storia è un adattamento di un testo classico e della raccolta di mitologia e geografia: “Classico dei monti e dei mari”.

I principali attori e i personaggi che interpretano sono: Hou Ming Hao (Zhao Yuan Zhou/Lord Ying Long), Chen Du Ling (Wen Xiao), Tian Jia Rui (Zhuo Yi Chen/Bing Yi), Cheng Xiao (Pei Si Jing), Lester Lin (Bai Jiu) e Xu Zhen Xuan (Ying Lei).

Questo Cdrama mi ha conquistato in meno di venti minuti. La storia è tratta dalla mitologia cinese. L’adattamento della sceneggiatura, la fotografia, le musiche e gli attori: tutto è top.
Chiedo venia poi per questo mio aspetto veniale: sia l’attore Hou Ming Hao, sia il personaggio che ha interpretato, mi hanno fatto “innamorare” come una pera cotta.

Può sembrare assurdo, ma mi è piaciuto così tanto da non riuscire a trovare parole per descriverlo come vorrei, posso solo consigliare la visione. Per me è la stata la versione orientale de “Il Signore degli anelli” di Tolkien.

Se vi piace il genere fantasy, i demoni, gli immortali, la mitologia cinese, gli intrighi, i misteri, i colpi di scena, i sentimenti di fratellanza e una dose di romanticismo, questo Cdrama fa per voi. Lo trovate su iQIYI con i sub in inglese a pagamento, oppure se siete come me refrattari all’inglese e volete i sub italiani, lo trovate free in alcuni fansub italiani, perché al momento nessuna piattaforma in Europa lo ha preso in carico.

Infine solo per ricordare che non dimentico, e anche se parlo di altro, questo fa costantemente parte di me, ogni giorno.

L’ESTATE IN CUI HIKARU E’ MORTO


L’estate in cui Hikaru è morto
Titolo originale: Hikaru ga Shinda Natsu
Genere: Horror psicologico, Slice of Life
Paese: Giappone
Anime del 2025 – 12 episodi

La trama:
Yoshiki e Hikaru sono cresciuti in un villaggio ai piedi di una montagna, sono amici fin da piccoli. Vivono una vita tranquilla e senza scossoni fino a quando Hikaru scompare nei boschi della montagna sopra il paese.

Dopo molti giorni Hikaru ritorna, ma Yoshiki si rende conto che qualcosa non va. Gli sembra che il suo amico non sia più lo stesso, che sia una persona diversa.

Nonostante questo, Yoshiki cerca di mantenere un comportamento normale, quando strani incidenti si verificano nel villaggio.

Questo anime mi ha conquistata.
Mi piace. Punto.

Posso dirvi che mi attira la storia, il disegno, il mistero che permea tutto e i “messaggi celati” che scivolano nella visione. So che, a ogni episodio, sono sempre più legata a Hikaru e al suo personaggio, seppure con le sue ombre, mi fa parteggiare per lui.

La traduzione del titolo, sia in inglese sia in italiano, lascia a “terra” la poesia del titolo originale. La traduzione sarebbe “L’estate in cui la luce si è spenta”. So che è difficile, a volte, tradurre alcune sfumature giapponesi, date dai kanji, che a noi occidentali possono sfuggire.

Il titolo originale può avere una doppia interpretazione. Una è legata al nome del protagonista e l’altra al concetto di luce che svanisce, ed entrambe sono legate all’anime.

Seppur l’anime potrebbe concludersi perfettamente così, fortunatamente, è prevista una seconda stagione. Al momento, però, non si conosce nessuna data precisa.

Dimenticavo, chi volesse vederlo, lo trova su Netflix.

Infine solo per ricordare che non dimentico, e anche se parlo di altro, questo fa costantemente parte di me, ogni giorno.

CINDERELLA CLOSET


Cinderella Closet
Genere: Commedia, Romantico, Gioventù, Drama
Paese: Giappone
Anno 2025 – 12 episodi di circa 20 minuti

Due piccole premesse: è un adattamento da un manga che porta lo stesso nome ed è una produzione nata originariamente per l’emittente televisiva TBS.

Trama:
La giovane Haruka ha lasciato la campagna per iniziare una nuova vita a Tokyo. Il suo vissuto semplice l’ha resa una ragazza solare ma ingenua, timorosa e senza alcuna esperienza sentimentale.
Lavora in un negozio part-time, dove incontra Kurotaki, del quale s’innamora segretamente. Per colpa della sua timidezza e del suo senso d’inferiorità non osa confessargli il suo amore.

Un giorno, per puro caso, incontra Hiraku, una fashionista molto bella e affascinante ma dal carattere tagliente. Haruka scongiura Hiraku, che accetta a malincuore, di farle da “fata madrina” per riuscire a conquistare Kurotaki, e di trasformarla in una moderna Cenerentola.

Haruka, però, non sa che Hikaru ama il crossdressing1.

La storia si sviluppa intorno ai tre personaggi citati nella trama, impersonati da: Matsumoto Leo, Osaki Ichika e Hachimura Rintaro.

Se volete vederlo, lo trovate su Netflix.

L’ho seguito molto volentieri, è stato un po’ il drama da decompressione, quando non vuoi cose troppo “pesanti” o troppo “complicate”, consapevole di alcuni stereotipi giapponesi. Insomma, un jdrama da vedere quando vuoi rilassarti e svuotare la mente.

Ho citato la TBS. Quando si parla di questa emittente televisiva bisogna sempre ricordarsi che i suoi drama che vanno in onda in prima serata e quindi molte cose sono trattate solo in superficie e adattate per un pubblico di tutte le età.
I loro drama sono leggeri, godibilissimi, adatti quando uno vuole svagarsi, ma spesso sono un’occasione mancata per parlare in maniera approfondita e realistica di alcuni aspetti di vita giapponese. Un vero peccato dal mio punto di vista, perché è un’emittente moderna e tratta temi moderni.

Personalmente mi è piaciuto proprio per l’aspetto “svuota mente”, ma non è un drama di cui farei rewatch.

  1. Il crossdressing è l’abitudine di indossare abiti e comportarsi come se si appartenesse al sesso opposto al proprio, indipendentemente dall’identità di genere o dall’orientamento sessuale della persona che lo pratica. ↩︎

Infine solo per ricordare che non dimentico, e anche se parlo di altro, questo fa costantemente parte di me, ogni giorno.

IL PESO DEI SEGRETI


Il peso dei segreti
di Aki Shimazaki
romanzo giapponese contemporaneo

Ho preso questo libro perché avevo letto “Nel cuore di Yamato” della stessa autrice (cliccate qui per la recensione se volete leggerla) e mi ero innamorata del tipo di scrittura e dei racconti. Avevo un po’ di timore di rimanere delusa, considerando quanto mi era piaciuto il primo, ma era un timore sbagliato. Questa nuova pentalogia mi piace forse anche più della prima che ho letto. Teoricamente avrei dovuto leggere questa per prima e poi l’altra.

Anche questo libro è una raccolta di cinque storie, godibili singolarmente ma che s’intrecciano tra loro. Ogni racconto descrive, nel tempo, lo stesso avvenimento visto da cinque punti di vista diversi, quello del protagonista di ciascun racconto. La storia si sviluppa nel Giappone degli anni venti, prosegue durante la seconda guerra mondiale arrivando fino alla sua fine, anche se spesso è nel presente che si parla di quel periodo.

Le vicende di Yukiko, Yukio, Yonshi, Kenji Takahashi e Mariko ci offrono una visione profonda del Giappone di allora, con gli aspetti anche meno luminosi di quel paese.

Tutta la pentalogia è piena di misteri apparentemente insondabili, ma che man mano, il libro si sviluppa vengono a galla sotto gli occhi di chi legge, intrecciando ancora di più i personaggi tra loro.

Anche questa volta l’autrice riesce a darci scorci di storia che altrimenti avremmo visto solo dalla parte della “storia occidentale”. Nei primi capitoli fa esprimere ai personaggi domande e risposte sulla bomba atomica sganciata su Nagasaki. Domande e risposte che fanno riflettere molto. Puntano il dito, senza odio, su ciò che è accaduto ed evidenziano la barbarie umana occidentale, ma contemporaneamente punta il dito, più avanti nel libro, verso le barbarie commesse dal Giappone.

Ancora una volta mi sono trovata “dentro” la storia mentre leggevo e sentivo, percepivo le emozioni dei protagonisti nate dalla situazione che vivevano.

Riconfermo il mio amore verso questa scrittrice e il suo stile, e il mio giudizio più che positivo mi porta ancora a dare un voto molto alto. A breve inizierò la sua terza pentalogia, il che dimostra quanto mi ha colpito.

Lo consiglio di cuore.

AUTRICE ED EDITORE
Aki Shimazaki è nata a Gifu in Giappone nel 1954. Nel 1981 si è trasferita in Canada, dove tuttora vive e lavora.

L’edizione da me letta è dell’editore Feltrinelli – Collana Universale economica Feltrinelli, 400 pagine, pubblicata in Italia nel 2016. La potete trovare, oltre che nelle librerie, online su siti di Lafeltrinelli, Amazon e Ibs: Prezzo intero cartaceo 14,00€ ma on line a 13,30€ – Ebook 6,99€.
Io l’ho acquistato usato sul Libraccio a 7,70€. Consiglio sempre di dare una veloce occhiata a questo sito, spesso trovate copie di seconda mano, a un prezzo inferiore.

Infine solo per ricordare che non dimentico e che, anche se parlo di altro, questo fa costantemente parte di me, ogni giorno.

LEGEND OF ZANG HAI


Legend Of Zang Hai
Genere: Storico, Avventura, Mistero, Fantasy
Paese: Cina
Anno 2025 – 40 episodi

Se pensate che un drama di 40 episodi sia troppo lungo, Legend Of Zang Hai, vi farà cambiare idea.

Trama:
Zang Hai è il figlio dell’Astronomo Imperiale. Il padre, fin da piccolo, gli insegna la geomanzia. La sua vita scorre come quella quelli dei ragazzini della sua età, quando, una notte assiste all’omicidio di tutta la sua famiglia. Zang Hai è l’unico sopravvissuto e decide di vendicare la sua famiglia. Per poterlo fare scompare dalle scene della Capitale.

Una decina d’anni dopo ritorna nella capitale con una nuova identità, e grazie ai suoi maestri, nel frattempo ha appreso molte arti e astuzie per portare a termine la sua vendetta.

Riesce così, lentamente, ad avvicinarsi ai nemici che uccisero la sua famiglia, scoprendo ben presto che la vicenda è più complessa di quella che sembra.

I cinesi sono maestri in questo genere di drama, in cui intrighi di palazzo, vendette celate, scalate al potere e mistero, la fanno da padrone. Negli ultimi anni, proprio per questo, gradatamente sono passata dai Kdrama ai Cdrama (mantenendo la passione per i Jdrama di spessore).

Poi quando parliamo di genere Wuxia, Xianxia e Xuanhuan1 sono praticamente invitata a nozze, anzi sono proprio la sposa! I miei generi preferiti sono lo Xianxia e lo Xuanhuan.

Questo Cdrama propende per il Wuxia ma è condito da un pizzico di fantasy, e mi ha talmente preso, che l’ho terminato in quattro giorni, con buona pace del mio sonno.

La qualità recitativa è molto alta, in tutti i ruoli: principali e di supporto. Nei primi episodi gli attori bambini mi hanno fatto pensare che sono molto più bravi di molti attori adulti che ho visto in altri drama. Questi frugoletti, più di una volta. mi hanno lasciata a bocca aperta. Tra gli attori principali ci sono Zhang Jing Yi e Xiao Zhan.
Lui è uno dei miei attori cinesi preferiti, quello con cui ho visto il mio primo cdrama, anni fa. M’innamorai perdutamente sia del drama sia dell’attore (parlo di Xiao Zhan e di The Untamed), o meglio del personaggio Wei Wu Xian, di cui sono ancora “innamorata”.
The Untamed, a distanza di anni, rimane in prima posizione, tra i miei preferiti, insieme a un altro Cdrama: “Fangs Of Fortune” (mi sono accorta ora, scrivendo, che stranamente non ho ancora recensito, rimedierò).

Se vi piace il genere storico, gli intrighi di corte, i misteri, i colpi di scena, e un pizzico di fantasy, non potete perdervelo. Lo trovate su Viki Rakuten.

  1. Il genere Wuxia si concentra sugli eroi marziali, sul loro codice d’onore, sono più realistici e storici, anche se non disdegnano un pizzico di fantasy. Le loro abilità sono legate alle arti marziali.
    Wuxia significa “eroe marziale”.

    Il genere Xianxia si basa sulla mitologia, sul taoismo, sul mondo fantasy con elementi sovrannaturali e spirituali, sugli immortali, sui demoni. Le loro abilità sono legate alla magia, ai poteri sovrannaturali e alla “coltivazione”.
    Xianxia significa “eroe immortale”.

    Il genere Xuanhuan è simile al genere Xianxia, ma è più libero nelle creazioni dei mondi e delle sue regole. Mentre lo Xianxia è radicato nella cultura e filosofia cinese, lo Xuanhuan ha più libertà creativa. Le loro abilità sono le stesse di quelle Xianxia, ma attingono anche alla mitologia occidentale e a volte alla fantascienza.
    Xuanhuan significa “fantasia misteriosa” o “fantasia esoterica”.
    ↩︎

Infine solo per ricordare che non dimentico, e anche se parlo di altro, questo fa costantemente parte di me, ogni giorno.

LEARNING TO LOVE


Learning To Love
Genere: Romantico
Paese: Giappone
Anno 2025 – 11 episodi di circa 50 minuti

Sono un ex romantica, ora cinica romantica, non amo molto le serie romantiche, eppure questa leggera breve serie giapponese mi è piaciuta.

Trama:
Ogawa Manami è un’insegnante di un liceo cattolico, abita ancora con la famiglia ed è cresciuta in un clima severo con un padre autoritario e una madre che non ha la forza di ribellarsi al marito. Vive in maniera spenta con il padre che la reputa incapace di cavarsela da sola, invadendo da sempre la sua vita con decisioni che spetterebbero solo a lei. La spinge a sposare un uomo che piace a lui.

Kaoru è un giovane ragazzo cresciuto in un ambiente povero. Non ha imparato a leggere e scrivere, e questo condiziona la sua vita. È diventato un host1 del club “Joker” a Kabuchicho. Nonostante il suo passato e il suo presente, non sempre semplice, cerca di vivere la sua vita in maniera spensierata.

Manami, un giorno, riceve una chiamata che la informa di una sua studentessa, che è andata in un host club ed è con un host. Corre al locale per riportare indietro la studentessa. Qui incontra, o meglio si scontra con Kaoru.

In seguito, obbligata dalla scuola e dalla madre della studentessa, Manami deve far firmare a Kaoru una lettera in cui il ragazzo promette di non rivedere più la studentessa. In cambio non avrà nessuna denuncia penale. Nel tentativo di far scrivere e firmare questa lettera, l’insegnante scopre il problema di Kaoru e si offre di aiutarlo a imparare attraverso delle lezioni  private.

Gli attori principali sono: Murakami Raul Maito e Kimura Fumino.

Se volete vederlo, lo trovate su Netflix.

Questo leggero film romantico mi ha portato pensieri e raffronti seri: parlo dei preconcetti che le persone hanno su altre persone o gruppi diversi a loro, sull’arroganza di essere i migliori e di schivare la “feccia”, non permettendo così alle persone di evolvere se stesse e gli altri. Questo aspetto di vita, ahimè, lo vedo nell’ambiente che mi circonda. Spero di non averlo mai fatto io, senza rendermene conto.

Il romanticismo di questo drama è quel dolce non stucchevole che nausea, ma che invece ti fa venire voglia di assaggiare.

Questa era la parte seria del mio pensiero; la parte meno seria è che con un host così una bottiglia di champagne l’avrei aperta pure io! 192 cm di mix giapponese/venezuelano lo rende una forte tentazione!

  1. Gli host sono giovani ragazzi, sempre alla moda, ben curati e vestiti, che lavorano negli host club, locali notturni dove il loro compito è intrattenere le clienti (quasi esclusivamente donne).

    L’intrattenimento consiste nell’arte del fascino e della compagnia: nel flirtare, fare conversazione con loro, bere, ascoltare, coccolare l’ego delle clienti, farle ridere e spingerle a ordinare più bottiglie possibili (i guadagni degli host dipendono dalle consumazioni). Più una cliente spende, più loro guadagnano più il loro status nel club cresce. Non si tratta di prostituzione, anche se alcuni di loro possono sconfinare.

    A Tokyo, specialmente nei quartieri di Kabukicho e Shinjuku, il giro è enorme. Sono consideri veri e propri idol, tanto da sembrare delle star della Jpop. I più famosi guadagnano cifre astronomiche in una notte; altri diventano famosi, appaiono in televisione e scrivono libri
    . ↩︎

Infine solo per ricordare che non dimentico, e anche se parlo di altro, questo fa costantemente parte di me, ogni giorno.

IL TAPPETO DA PREGHIERA DI CARNE


IL TAPPETO DA PREGHIERA DI CARNE
attribuito a Li Yu
romanzo cinese classico erotico

Sinceramente non so come avessi questo libro (molto vecchio) in casa, propenderei per due opzioni: a) fa parte degli acquisti multipli compulsivi alle bancarelle dell’usato, fatti negli anni, e poi dimenticato; b) è un sopravvissuto al book crossing quando Progenie è andata a vivere a Berlino.

Non sono un’amante del genere, ma ero in attesa di alcuni libri che avevo ordinato e quindi spulciavo nell’enorme settore “libri presi da eoni e non ancora letti”. Mi è capitato tra le mani questo dal titolo strano, cinese, dal prezzo ancora in lire e dalle pagine ingiallite, considerato il “Decamerone orientale: un classico dell’erotismo cinese”. Insomma, la somma di tutti questi input mi ha portato a sceglierlo.

Specifico subito che l’edizione da me letta forse non è più neppure in giro (ma sotto al post metto dove trovarlo se interessa). La mia edizione è dell’editore Bompiani – I grandi tascabili – prezzo £ 13.000 – 384 pagine del 1973.

Il libro racconta le avventure del giovane Wei Yang Sheng, chiamato “Il Chierico della Prima Veglia”. Inizia con la visita del giovane in un tempio buddista dove incontra un monaco. Quest’ultimo nota che il giovane ha in sé saggezza ma anche lussuria. Lo invita, pertanto, a rimanere con lui nel tempio. Il Chierico della Prima Veglia, però, replica che è troppo giovane per rinchiudersi in un monastero, e che il suo desiderio è sposare una bellissima donna. Da qui iniziano le sue avventure e disavventure.

Ricordo che i racconti sono stati scritti nell’epoca Qing, tra il 1657 e il 1693, e nonostante sia passato qualche secolo, i racconti scorrono senza problemi. L’allegoria su cui è strutturato il libro, è una chiara condanna al puritanesimo confuciano dell’epoca. Ai tempi, e anche dopo, in Cina, per lungo tempo è stato censurato e vietato. Questo non ne ha fermato la diffusione. Nei primi anni del 1700 uscì anche in Giappone, dove lo definirono il più grande romanzo erotico di sempre.

Certo visto con gli occhi di oggi, forse non sembra così peccaminoso come quando uscì. Per quanto mi riguarda, devo dire che  l’ho letto velocemente, nonostante le sue quasi 400 pagine, con il pensiero: “Vediamo dove va a finire ora?”.

Il termine “pruriginoso” è quello che si adatta di più a questa lettura, ma lo fa in maniera divertente e usando dei termini per indicare le parti anatomiche e gli atti sessuali che mi hanno fatto sorridere, sono poetici ma fanno capire benissimo di cosa si parla.

Passando attraverso le avventure del Chierico della Prima Veglia, lo scrittore prende in giro e denuncia alcuni aspetti puritani della società dell’epoca, anche se, dal mio punto di vista, alla fine evidenzia il concetto di onestà e rettitudine.

Se volete immergervi in una Cina antica, leggendo divertendovi nel vedere cosa s’inventa l’autore, e non vi spaventano i libri che superano le cento pagine, questo può essere una buona alternativa ai romanzi contemporanei.

Da questo libro sono stati tratti negli anni due film: Sex and Zen e Sex and Zen 3D.

Il titolo è una metafora che fa riferimento al modo in cui il protagonista trasforma le sue performance sessuali in una specie di rito di elevazione.

DOVE TROVARLO
Ci sono diverse edizioni e prezzi per questo libro, io ve ne metto un paio, potete sempre cercare anche sul “Libraccio” dove  si trovano libri usati in ottime condizioni:
IBS: Edizione GM Libri – Cartaceo prezzo € 19.00 – 400 pagine
LaFeltrinelli: Edizione Se – Cartaceo prezzo € 26.60 – 288 pagine
Amazon: Edizione Se – Cartaceo prezzo € 23.00 – 288 pagine

Infine solo per ricordare che non dimentico, e anche se parlo di altro, questo fa costantemente parte di me, ogni giorno.