MUTANDINE TATTICHE


Oddio per me strumento di difesa in questi casi è una jappo katana affilatissima per affettare il loro cetriolo in fettine dello spessore di 0,5 mm o in alternativa un lanciafiamme per abbrustolire il loro wurstel, così senza se e senza ma.
Questi son strumenti di difesa per me, ma quanto pare i thailandesi che son un popolo pacifico optano per altro, cioè un finto pene a dissuasione visiva.

In pratica non son altro che degli slip cui è stato in qualche modo agganciato, incollato o cucito un finto pene. In tal guisa si vuole scoraggiare l’aggredire fisicamente una donna (con l’incognita del magari incontri un aggressore cui piacciono gli uomini…). L’azienda garantisce la serietà del prodotto e lo pubblicizza e commercializza.

Ora io non so in Thailandia, ma qua da noi questa cosa così tanto sicura non la vedo. Non so voi, ma io continuo a pensare che come arma di dissuasione la katana sia migliore.

I BORG SONO TRA NOI


Ve lo giuro, oggi non avrei voluto parlare di voi, altra metà del cielo, con cui ho rapporti di amore e odio.

Ma poi leggo l’ansa e mi domando quale mistero è racchiuso nel fatto che a un certo punto le arterie del cervello vi si chiudono a serranda e diventano una diga in modo che nessun afflusso di sangue pervenga e vi ossigeni il cervello.
Per favore ditemi MA PERCHE’!?

Avrei potuto non parlare di voi oggi, dopo aver letto una notizia ansa che riportava “Forchetta nel pene”?

Insomma per far un sunto un settantenne australiano si è presentato al pronto soccorso di Canberra “dopo essersi introdotto una forchetta nell’uretra per stimolare il piacere sessuale”.

Prima il tostapane, poi l’automobile e ora una forchetta, ma che i borg siano già tra noi e non ce ne siamo accorte!?

CONCORRENZA SLEALE


Come donna di un’età certa ormai sono incalzata da orde di neo 18nni, neo 20enni, neo 30nni, insomma tutte le puelle sotto la mia età. Esse mi soffiano sul collo mentre il loro ormone in crescita prende per il culo la mia cellulite.

Ho inoltre preso atto che il mercato maschile, tra scarti, prodotti difettosi è usato non garantito non copre più la richiesta per almeno il 40%.

L’altra metà del cielo (leggasi maschietti) per me è sempre fonte di domande del tipo “Ma perchè!?” di fronte all’abbinamento di termini assemblati insieme quali “pene e tostapane” “.

Oggi poi i miei occhi veggono in una foto un vecchietto americano appoggiato alla sua auto, un certo Edward Smith “meccanofilo”.

Ed io qua penso, che cazzo di meccanico è un meccanofilo? Scopro così che un “meccanofilo” è termine che indica una persona attratta sessualmente da aerei, treni e automobili. Smith però è un romanticone, non è solo una questione di sesso, perchè dice:  “Amo Vanilla così tanto che se gli dovesse capitare qualcosa mi si spezzerebbe il cuore”.

meccanofilo

Ora non sto neppure a sindacare o a voler sapere in qual guisa consumano il loro rapporto sessuale o non riuscirò più a far benzina senza sentirmi un’attrice porno.  Ma fatemelo dire,  questa è concorrenza sleale! Alle auto non vengono le rughe, i muscoli non cedono e la carrozzeria esterna ci mette un sacco di tempo a degradarsi, e quando ciò accade la manutenzione è veloce e accessibile come prezzo.

Ora oltre al fiato sul collo di tutte le neo puelle, mi sento anche il fiato di un tubo di scappamento.

INCASTRI AMOROSI


Rimane incastrato con il suo pene nel tostapane.

Io lo so che siete strani.
So che l’ormone può prendere possesso di voi come un demone che neppure nell’esorcista si è visto. So che vi piacciono calde e bollenti, e che ogni anfratto ha un attrazione irresistibile per voi. Ho anche sentito di leggende di caloriferi e bistecche.

Ma questa volta davvero non so.
Per favore ditemi, se tra voi cé qualche rappresentante e portatore sano di ammennicolo, cosa vi può spingere ad infilare il vostro pene in un tostapane?

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la notizia qui – link del Mirror News