TIRA PIU’ UN PIL CHE UN CARRO DI BUOI


Ci son notizie che quando le senti pensi di aver capito male. Ieri e me è accaduto. In macchina mentre guido con il lobo dell’orecchio percepisco alla radio le nuove statistiche istat “pil-traffico di droga-prostituzione“. Concentro la mia attenzione ma è troppo tardi, la notizia è già fuggita. Penso di aver capito male e quando posso vado in rete a cercare informazioni.

Credete che vi stia prendendo in giro vero? Siete come me rimasti basiti nel pensare che delle attività ritenute illegali vengano parificate economicamente alle legali? Dando così loro un parvenza di legalità? Continuate a non credermi vero? Leggete qui che dice l’ansa.

Insomma, traffico di droga, prostituzione, contrabbando di alcool e sigarette verranno inseriti nei conteggi pil italiani.

Pare che a noi italiano convenga far questa cosa, avremo meno problemi di pil nel futuro. Non solo, ci avvertono (gli uffici studi) che: “i servizi illegali avrebbero impatto significativo sul Pil solo se liberalizzati”.
Pensare che ci son dei miei amici che da anni si battono per la liberalizzazione della marijuana. Si son presi solo da fattoni drogati ed invece erano fini economisti.

Mi rendo conto che i “Cetto La Qualunque” esistono davvero e seriamente, con la prostituzione nel calmiere, a questo punto, tira più un pil che un carro di buoi.

Ora, scusate, vado a dar una mano all’economia italiana, vado a cercar Maria… dopo questa notizia ne ho bisogno, perché il fatto che mi sconvolge non è l’eventuale liberalizzazione di quelle attività, ma l‘ipocrisia di mantenere una cosa illegale considerandola legale ai fini economici.