WHEN DESTINY BRINGS THE DEMON


When Destiny Brings the Demon
Genere: Mistero, Wuxia, Xianxia, Romantico, Fantasy
Paese: Cina
Anno 2025 – 33 episodi

Questo Cdrama appartiene alla tipologia di serie cinesi che amo di più. Quelli che se non mi do una regolata, finisco di guardare tutta la serie non stop. Un mix di wuxia, xianxia e xuanhuan che si mescolano tra loro.

Trama:
Zou Yan è un’impiegata d’ufficio, un giorno, in seguito a un incidente, si ritrova in un mondo della coltivazione nei panni di una giovane discepola di una setta di coltivatori. Nell’arco di poco tempo, però, viene scelta per servire il solitario Gran Maestro Sima Jiao, un potente coltivatore che è stato segregato e rinchiuso in una montagna da 500 anni.

Sima Jiao è stato imprigionato contro il suo volere, tutto ciò, aggravato anche dall’isolamento, lo ha portato a covare rabbia e risentimento. Ha un carattere freddo, irascibile e desideroso di vendetta.

Zou Yan, ora Liang Ting Yan, si trova a servirlo con il timore che lui la uccida in uno scatto di rabbia. questo però non le impedisce di trovare in lui una natura affascinante.

Inizia così un’avventura tra i due, che li porterà ad avvicinarsi sempre di più, mentre, man mano si svela ai loro occhi un piano che prosegue da anni contro Sima Jao e il suo Clan.

La storia è un adattamento dal romanzo “Shi Zu Xian Shang Xian Yu” di Fu Hua.

I due attori principali sono: Arthur Chen (Sima Jiao) e Wang Ying Lu (Liao Ting Yan; Shi Yan e Zou Yan).

Quando parlo di serie cinesi di questo tipo, non posso dar altro che ripetermi. Mi piacciono, senza se e senza ma. Mitologia, fantasy, magia, complotti, immortali, demoni, lotte di potere, misteri e un pizzico di romanticismo sono pane per i miei denti.

Se avete “denti” come i miei, non potete perdervelo.
Lo trovate su Viki Rakuten.

Infine solo per ricordare che non dimentico, e anche se parlo di altro, questo fa costantemente parte di me, ogni giorno.

I DESIDERI DEL GENIO


I desideri del Genio
Genere: Commedia, Romantico, Fantasy
Paese: Corea del Sud
Anno 2025 – 13 episodi

Un drama leggero che trovate su Netflix, perfetto quando si vuole estraniarsi un po’ dal mondo. Gli ingredienti sono un mix di sorrisi, fantasy e un pizzico di romanticismo.

Trama
Fin da piccola, Ga Yeong ha mostrato tendenze psicopatiche, per questo è stata allevata e curata dalla nonna. L’amore e l’attenzione che riversa sulla ragazzina contribuiscono a gestire correttamente la psicopatia della bambina. Grazie a questo, la ragazza cresce tenendo a freno il suo problema, ma rimane fredda e impassibile, senza emozioni.

Durante un viaggio negli Emirati Arabi Uniti, Ga Yeong, s’imbatte in una lampada magica e, senza volerlo richiama, Iblis, il genio al suo interno. Iblis promette alla donna tre desideri.

Iblis riconosce nella donna una bambina che aveva conosciuto circa 1000 anni prima, per colpa della quale ha dovuto sopportare una prigionia di quasi dieci secoli, e per questo desidera vendetta.  Ga Yeong non solo non sa chi sia Iblis, ma il suo temperamento gelido e senza emozioni lascia perplesso il genio, che deve comunque seguirla fino al compimento del terzo desiderio. Peccato che Ga Yeong non voglia esprimere desideri.

Inizia così una convivenza particolare tra la giovane fredda e intrattabile con il genio affascinante ma imbroglione.

I due principali attori sono Kim Woo Bin, che interpreta il genio Iblis e Bae Suzy, che interpreta la psicopatica Ki Ga Yeong. Cito anche la straordinaria Kim Mi Kyung, che interpreta la nonna anziana O Pan Geum. Solitamente ricopre ruoli di supporto, ma lei è bravissima. E’ tra le attrici coreane che mi piacciono di più. Quando nel drama c’è lei, è una garanzia di un prodotto di qualità.

Come detto all’inizio, è un drama perfetto per rilassare la mente. Mi sono divertita nel vederlo, tanto che l’ho finito velocemente. Questo è uno dei pochi kdrama (a memoria il primo di cui mi ricordi io), in cui si accenna molto leggermente a una dinamica LGBT+ declinata al femminile. .

Menzione particolare a Kim Woo Bin, un attore poliedrico, che ho amato in “Black Knight”, un drama fantascientifico del 2023 che trovate sempre su Netflix, e “Uncontrollably Fond”, un drama del 2016 che mi ha “lacerato” il cuoricino, che trovate su Viki Rakuten.
Si riconferma strepitoso anche qua, quando sorride, viene spontaneo sorridere con lui.

Se notate il divario di anni tra gli ultimi drama e quelli precedenti, e perché nel 2017 gli avevano diagnosticato un cancro nasofaringeo con un’aspettativa di vita molto breve.
Fortunatamente, nel 2019 è riuscito a guarire completamente.

In un’intervista del 2024, lo stesso attore ha detto al giornalista: “Quel giorno, era come la scena di un dramma quando il medico improvvisamente mi disse: ‘Se è breve, hai solo sei mesi di vita.’ “.
Kin Woo Bin, nella stessa intervista, ha detto che all’epoca tempo rimase scioccato e terrorizzato, ma che si è sempre rifiutato di immaginare un esito fatale.
Ecco perché quel sorriso mi piace ancora di più.

Infine solo per ricordare che non dimentico, e anche se parlo di altro, questo fa costantemente parte di me, ogni giorno.

FANGS OF FORTUNE


Fangs Of Fortune
Genere: Mistero, Wuxia, Xianxia, Romantico, Fantasy
Paese: Cina
Anno 2024 – 34 episodi

Questo Cdrama è riuscito a entrare, pari merito con The Untamed che staziona lì da anni, al primo posto. Entrambi sono in assoluto i miei drama cinesi preferiti. Quelli che amo e di cui faccio rewatch: io che non li faccio quasi mai.

Trama:
In un’epoca lontana, la dea Bai Ze viene uccisa da un demone. La dea governava i regni degli umani e dei demoni, mantenendo tra loro l’equilibrio e la separazione. La sua morte scatena il caos perché alcuni demoni cominciano a dilagare nel mondo umano. Gli umani, dal canto loro, iniziano una caccia a quest’ultimi, senza distinzione tra innocenti e colpevoli, diventando a loro volta, crudeli quanto i demoni stessi.

Il capo dei demoni, Lord Ying Long, nella sua forma umana di Zhao Yuan Zhou, prende contatto con i cacciatori umani per aiutarli nella caccia alle bestie demoniache che hanno invaso la terra. Vuole formare con loro un gruppo di cacciatori.

Del gruppo faranno parte oltre il capo dei demoni: Zhuo Yi Chen, un abile guerriero, Wen Xiao, amica d’infanzia di Zhuo Yi Chen che non si fida di Zhao Yuan Zhao, un giovanissimo medico, Bai Jiu e un allegro arciere dal nome Pei Si Jing.

Nella ricerca dei demoni che hanno sconfinato nella terra degli umani, troveranno una verità inattesa: il vero motivo delle azioni violente dei demoni.
Affronteranno un lungo viaggio pieno di combattimenti, imprevisti, responsabilità e sfide. In tutto ciò, riusciranno gli umani e il capo dei demoni a fidarsi reciprocamente?

La storia è un adattamento di un testo classico e della raccolta di mitologia e geografia: “Classico dei monti e dei mari”.

I principali attori e i personaggi che interpretano sono: Hou Ming Hao (Zhao Yuan Zhou/Lord Ying Long), Chen Du Ling (Wen Xiao), Tian Jia Rui (Zhuo Yi Chen/Bing Yi), Cheng Xiao (Pei Si Jing), Lester Lin (Bai Jiu) e Xu Zhen Xuan (Ying Lei).

Questo Cdrama mi ha conquistato in meno di venti minuti. La storia è tratta dalla mitologia cinese. L’adattamento della sceneggiatura, la fotografia, le musiche e gli attori: tutto è top.
Chiedo venia poi per questo mio aspetto veniale: sia l’attore Hou Ming Hao, sia il personaggio che ha interpretato, mi hanno fatto “innamorare” come una pera cotta.

Può sembrare assurdo, ma mi è piaciuto così tanto da non riuscire a trovare parole per descriverlo come vorrei, posso solo consigliare la visione. Per me è la stata la versione orientale de “Il Signore degli anelli” di Tolkien.

Se vi piace il genere fantasy, i demoni, gli immortali, la mitologia cinese, gli intrighi, i misteri, i colpi di scena, i sentimenti di fratellanza e una dose di romanticismo, questo Cdrama fa per voi. Lo trovate su iQIYI con i sub in inglese a pagamento, oppure se siete come me refrattari all’inglese e volete i sub italiani, lo trovate free in alcuni fansub italiani, perché al momento nessuna piattaforma in Europa lo ha preso in carico.

Infine solo per ricordare che non dimentico, e anche se parlo di altro, questo fa costantemente parte di me, ogni giorno.

CINDERELLA CLOSET


Cinderella Closet
Genere: Commedia, Romantico, Gioventù, Drama
Paese: Giappone
Anno 2025 – 12 episodi di circa 20 minuti

Due piccole premesse: è un adattamento da un manga che porta lo stesso nome ed è una produzione nata originariamente per l’emittente televisiva TBS.

Trama:
La giovane Haruka ha lasciato la campagna per iniziare una nuova vita a Tokyo. Il suo vissuto semplice l’ha resa una ragazza solare ma ingenua, timorosa e senza alcuna esperienza sentimentale.
Lavora in un negozio part-time, dove incontra Kurotaki, del quale s’innamora segretamente. Per colpa della sua timidezza e del suo senso d’inferiorità non osa confessargli il suo amore.

Un giorno, per puro caso, incontra Hiraku, una fashionista molto bella e affascinante ma dal carattere tagliente. Haruka scongiura Hiraku, che accetta a malincuore, di farle da “fata madrina” per riuscire a conquistare Kurotaki, e di trasformarla in una moderna Cenerentola.

Haruka, però, non sa che Hikaru ama il crossdressing1.

La storia si sviluppa intorno ai tre personaggi citati nella trama, impersonati da: Matsumoto Leo, Osaki Ichika e Hachimura Rintaro.

Se volete vederlo, lo trovate su Netflix.

L’ho seguito molto volentieri, è stato un po’ il drama da decompressione, quando non vuoi cose troppo “pesanti” o troppo “complicate”, consapevole di alcuni stereotipi giapponesi. Insomma, un jdrama da vedere quando vuoi rilassarti e svuotare la mente.

Ho citato la TBS. Quando si parla di questa emittente televisiva bisogna sempre ricordarsi che i suoi drama che vanno in onda in prima serata e quindi molte cose sono trattate solo in superficie e adattate per un pubblico di tutte le età.
I loro drama sono leggeri, godibilissimi, adatti quando uno vuole svagarsi, ma spesso sono un’occasione mancata per parlare in maniera approfondita e realistica di alcuni aspetti di vita giapponese. Un vero peccato dal mio punto di vista, perché è un’emittente moderna e tratta temi moderni.

Personalmente mi è piaciuto proprio per l’aspetto “svuota mente”, ma non è un drama di cui farei rewatch.

  1. Il crossdressing è l’abitudine di indossare abiti e comportarsi come se si appartenesse al sesso opposto al proprio, indipendentemente dall’identità di genere o dall’orientamento sessuale della persona che lo pratica. ↩︎

Infine solo per ricordare che non dimentico, e anche se parlo di altro, questo fa costantemente parte di me, ogni giorno.

LEARNING TO LOVE


Learning To Love
Genere: Romantico
Paese: Giappone
Anno 2025 – 11 episodi di circa 50 minuti

Sono un ex romantica, ora cinica romantica, non amo molto le serie romantiche, eppure questa leggera breve serie giapponese mi è piaciuta.

Trama:
Ogawa Manami è un’insegnante di un liceo cattolico, abita ancora con la famiglia ed è cresciuta in un clima severo con un padre autoritario e una madre che non ha la forza di ribellarsi al marito. Vive in maniera spenta con il padre che la reputa incapace di cavarsela da sola, invadendo da sempre la sua vita con decisioni che spetterebbero solo a lei. La spinge a sposare un uomo che piace a lui.

Kaoru è un giovane ragazzo cresciuto in un ambiente povero. Non ha imparato a leggere e scrivere, e questo condiziona la sua vita. È diventato un host1 del club “Joker” a Kabuchicho. Nonostante il suo passato e il suo presente, non sempre semplice, cerca di vivere la sua vita in maniera spensierata.

Manami, un giorno, riceve una chiamata che la informa di una sua studentessa, che è andata in un host club ed è con un host. Corre al locale per riportare indietro la studentessa. Qui incontra, o meglio si scontra con Kaoru.

In seguito, obbligata dalla scuola e dalla madre della studentessa, Manami deve far firmare a Kaoru una lettera in cui il ragazzo promette di non rivedere più la studentessa. In cambio non avrà nessuna denuncia penale. Nel tentativo di far scrivere e firmare questa lettera, l’insegnante scopre il problema di Kaoru e si offre di aiutarlo a imparare attraverso delle lezioni  private.

Gli attori principali sono: Murakami Raul Maito e Kimura Fumino.

Se volete vederlo, lo trovate su Netflix.

Questo leggero film romantico mi ha portato pensieri e raffronti seri: parlo dei preconcetti che le persone hanno su altre persone o gruppi diversi a loro, sull’arroganza di essere i migliori e di schivare la “feccia”, non permettendo così alle persone di evolvere se stesse e gli altri. Questo aspetto di vita, ahimè, lo vedo nell’ambiente che mi circonda. Spero di non averlo mai fatto io, senza rendermene conto.

Il romanticismo di questo drama è quel dolce non stucchevole che nausea, ma che invece ti fa venire voglia di assaggiare.

Questa era la parte seria del mio pensiero; la parte meno seria è che con un host così una bottiglia di champagne l’avrei aperta pure io! 192 cm di mix giapponese/venezuelano lo rende una forte tentazione!

  1. Gli host sono giovani ragazzi, sempre alla moda, ben curati e vestiti, che lavorano negli host club, locali notturni dove il loro compito è intrattenere le clienti (quasi esclusivamente donne).

    L’intrattenimento consiste nell’arte del fascino e della compagnia: nel flirtare, fare conversazione con loro, bere, ascoltare, coccolare l’ego delle clienti, farle ridere e spingerle a ordinare più bottiglie possibili (i guadagni degli host dipendono dalle consumazioni). Più una cliente spende, più loro guadagnano più il loro status nel club cresce. Non si tratta di prostituzione, anche se alcuni di loro possono sconfinare.

    A Tokyo, specialmente nei quartieri di Kabukicho e Shinjuku, il giro è enorme. Sono consideri veri e propri idol, tanto da sembrare delle star della Jpop. I più famosi guadagnano cifre astronomiche in una notte; altri diventano famosi, appaiono in televisione e scrivono libri
    . ↩︎

Infine solo per ricordare che non dimentico, e anche se parlo di altro, questo fa costantemente parte di me, ogni giorno.

BON APPÉTIT MAESTÀ


Bon appétit, Maestà
Genere: Commedia, Romantico,Fantasy, Storico
Paese: Corea del Sud
Anno 2025 – 12 episodi

È un adattamento dalla web novel “Surviving as Yeonsan-gun’s Chef” di Park Kook Jae.

La trama:
Yeon Ji Yeong è una giovane cuoca, all’apice della sua carriera. A Parigi vince una gara di cucina televisiva. Vinta la gara, s’imbarca per tornare in Corea del Sud, quando improvvisamente viene trasportata indietro nel tempo e si ritrova nel periodo Joseon.

Per una serie di avvenimenti è costretta a cucinare per un tiranno, il re Yi Heon, un sovrano con un carattere letale ma con un palato sopraffino.

Ji Yeong si ritrova intrappolata nel mondo spietato della corte, con i suoi intrighi e la sua politica. Cerca, a suo modo, di sopravvivere in quell’ambiente. La sua bravura in cucina la porta a diretto contatto con il temibile sovrano, e i suoi scoppi d’ira, che ama particolarmente la sua cucina.

I due principali attori sono:
Lee Chae Min che interpreta King Yi Heon
Giovane attore che trovate anche in “Hierarchy” (Netflix)
Lim Yoon A che interpreta Yeon Ji Yeong
È stata protagonista del drama “King The Land” (Netflix)

Lo avevo iniziato quasi per noia un sabato sera, quando era appena uscito su Netflix (è ancora in onda al momento), senza grandi aspettative. Invece mi sono ritrovata a ridere e a non vedere l’ora delle uscite delle prossime puntate. Ad ogni episodio un nuovo piatto, una nuova sfida di sopravvivenza alla corte del re, mentre intorno a lei antichi segreti, desideri di potere e intrighi la circondano e la mettono in pericolo.

Se vi piacciono le storie così, dove le risate si mescolano anche al mistero e al romanticismo, ve lo consiglio.

Poi, un appunto personalissimo hot: ad ogni fotogramma dove il re Yi Heon, alias Lee Chae Min, avvicina il cibo alle sue labbra e la telecamera le inquadra mentre assaggia, sappiate che mi prende un’irrefrenabile voglia di baciare!

Infine solo per ricordare che non dimentico e che, anche se parlo di altro, questo fa costantemente parte di me, ogni giorno.

BEYOND THE BAR


Beyond the Bar
Genere: Legge, Romantico, Vita
Paese Corea del Sud
Anno 2025 – 12 episodi

La trama:
Yun Seok Hun è un avvocato socio che lavora nel grande e famoso studio legale Yullim, dove è a capo del team contenzioso. È un uomo schivo, dalle grandi capacità legali, con un carattere freddo, per cui è molto difficile riuscire ad avvicinarlo.
Kang Hyo Min è una giovane avvocatessa alle prime armi, ma è un piccolo genio della giurisprudenza. È generosa di cuore, onesta e sicura di sé, anche se è socialmente impacciata. Inizia il suo percorso lavorativo presso il team contenzioso della Yullim.

Tra i due dopo i primi scontri, s’instaura un rapporto di fiducia lavorativa, e dopo quello iniziano ad avvicinarsi anche nella vita personale, tutto questo mentre all’interno dello studio legale Yullim, alcune fazioni cercano di sabotare sia lui sia lei.

Gli attori protagonisti sono:
Lee Jin Wook che interpreta Yun Seok Hun.
Indimenticabile protagonista di “Bulgasal: Immortal Souls”, serie, uscita su Netflix, che ho amato molto (Se volete leggere la recensione che feci cliccate QUI).
Lo potete vedere recitare, sempre su Netflix, anche in “Squid Game 2 e 3” e in “Sweet Home” 2 e 3.
Jung Chae Yeon che interpreta Kang Hyo Min.
Ha lavorato anche in “Family by Choice” (Viki Raluten) e “The Golden Spoon” (Disney+)
Lee Hak Joo che interpreta Lee Jin U.
Lo trovate anche in “The Potato Lab” (Netflix) e “Newtopia” (Prime)
Jeon Hye Bin che interpreta Heo Min Jeong.
È tornata alle serie dopo una pausa di qualche anno; ha avuto un ruolo ospite in “Kiss Sixth Sense” del 2022 e l’ultimo suo ruolo principale risale al 2021 in “Revolutionary Sister”.

Io amo le serie Legal, questa è partita benissimo e mi ha catturato subito. Ogni episodio porta a un nuovo caso e una nuova prospettiva.

Se devo trovare un difetto a questa serie, è che a volte cade un po’ in quello che io chiamo “il patetico coreano”, di cui molti kdrama sono infarciti. Troppe lacrime per commuovere forzatamente lo spettatore, ma, invece a me irrita. Devo dire che per ora, in questa serie, è successo poco, quindi rimane un drama godibile.
Al momento che ne scrivo, è ancora in onda su Netflix, spero mantenga lo stesso livello di qualità.

Una piccola curiosità sul titolo (quello inglese): Bar è scritto in senso legale e non di locale. Nell’ambiente legale “The bar” si riferisce all’insieme degli avvocati. Entrare “alla bar” o “superare il bar” significa diventare un avvocato abilitato, quindi “Beyond the bar” suggerisce “oltre la professione”.

Infine solo per ricordare che non dimentico, e anche se parlo di altro, questo fa costantemente parte di me, ogni giorno.

VORREI DIRTI CHE TI AMO


Vorrei dirti che ti amo
Titolo in inglese: Love Untangled
Genere: Romantico, Gioventù, commedia
Anno 2025 – film di circa due ore.

Gli attori protagonisti sono:
Shin Eun Soo è Park Se Ri.
Lei ha lavorato anche in Twinkling Watermelon e Light Shop
Gong Myung è Han Yun Seok.
Lui ha lavorato anche in Mercy For None e Way Back Love

La trama:
Siamo alla fine degli anni ’90 a Busan, in Corea del Sud. La diciannovenne Park Se Ri odia i suoi capelli ricci e crespi.

Per un caso fortuito, e all’inizio per egoismo, fa amicizia con uno studente trasferito da poco da Seul a Busan, Han Yun Seok e lo porta all’interno del suo gruppo di amici.

Se Ri è innamorata di Kim Hyeon, il ragazzo più popolare della scuola. Ha intenzione di dichiararsi a lui, ma non prima di essere riuscita a lisciarsi i capelli.

Per fare questo, Se Ri, coinvolge tutto il suo gruppo di amici nell’operazione “Amore”, in modo da poter confessare i suoi sentimenti a Kim Hyeon.

Nonostante Yun Seok non sia entusiasta di aiutarla in questa operazione, fa di tutto per farla felice e per questo l’aiuta.

È un classico film romantico giovanile, gradevole, fatto per far rilassare la mente, farci sorridere e ricordarci come ci innamoravamo a quell’età. Perfetto se si vogliono passare un paio d’ore senza pensieri e se siete dei romantici.

PS: all’interno vi aspetta un cameo di un attore famoso (per le amanti dei kdrama)

Infine solo per ricordare che non dimentico e che anche se parlo di altro, questo fa costantemente parte di me, ogni giorno.

QUEI SILENZI COSI’ PIENI DI PAROLE


Soffro della “Japanese syndrome” e ho iniziato a soffrirne da adulta, non da ragazzina. Come tutte le “malattie” se le prendi da grande, sono più “pesanti”.
L’alternativa è che in un’altra epoca, in Giappone, il mio vivere sia stato così intenso da portarmelo dietro di esistenza in esistenza, in ogni vita successiva come percezione del mondo.

Il titolo di questo post deriva da questo. Ogni volta che “inciampo” nel Giappone con un film, un libro, una serie in cui si parla dello scorrere della vita, delle persone e delle loro emozioni, il mio cinismo si assopisce e risale prepotentemente qualcosa di me, qualcosa che avverto a livello fisico, nel bene e nel male.

Non sto esagerando, a volte sento il cuore stringersi in una contrazione di dolore fisica, a volte mi pervade una saudade emotiva, e a volte una sensazione di benessere mi scioglie le membra. Tutta colpa della “Japanese syndrome” che forse dovrei chiamare, per rimanere in tema, con un termine giapponese: “Mono no Aware1, che racchiude molto di quello che vorrei dire, anche se non tutto.

Tutto questo prologo deriva dal titolo di questo post, pensiero nato guardando una serie giapponese.

In questa serie i silenzi erano così densi di parole da riempirmi la mente.

I silenzi che parlano, i silenzi così densi che l’aria diventa povera di ossigeno, i silenzi carichi di significati, i silenzi alle domande che sono risposte, i silenzi di cui spesso mi avvolgo.

Vorrei riuscire a comunicarvi i miei pensieri, quello che “Mono no Aware” ha mosso. Ma sono così tanti e così desiderosi di uscire che mi hanno intasato la capacità di trascriverli. Troppi, tutti insieme, che cercano l’uscita dalle punte delle mie dita sulla tastiera.

Temo di non esserci riuscita e che sia impossibile farlo, quindi non dico altro.

Portate pazienza per i miei sproloqui, sono una cinica romantica in cui ogni tanto il cinismo si assopisce e ritorna prepotentemente in superficie, la mia visione dell’amore (che forse non esiste).

Qua sotto lascio solo, qua sotto per i curiosi e per gli amanti del genere, cosa ha suscitato in me tutti questi pensieri. Non è una vera e propria recensione, ma qualche dato della serie, una breve trama e qualche considerazione.

“Our Youth” e “Out Youth: After Story”
Titolo originale: “Miseinen: mijukuna oretachi wa bukiyō ni shinkō-chū” e
“Miseinen: mijukuna oretachi wa bukiyō ni shinkō-chū. Afutāsutōrī”
Genere: Romantico, Gioventù, BL
Paese: Giappone
Anno – episodi: 2024 – 10+2

È’ un adattamento dal webtoon “Our Youth” di Hi Noon. La serie è composta di dieci episodi più due di sequel. Alcuni fansub hanno raggruppato i due episodi del sequel in un’unica puntata.

I due attori protagonisti sono Motojima Junsei che interpreta Minase Jin e Kamimura Kenshin che interpreta Hirukawa Haruki.

La trama è molto semplice da scrivere, ma purtroppo non rende la bellezza romantica e anche profonda che, man mano, scaturisce nella serie, mentre una sceneggiatura ben fatta porta a galla emozioni e verità.

Due studenti liceali Minase Jin e Hirukawa Haruki frequentano lo stesso liceo e sono nella stessa classe. Sono diametralmente diversi:
Minase Jin è uno studente modello, sempre tra i primi della classe, ha già in mente il suo futuro, probabilmente indotto dalla madre. Vive praticamente da solo, perché i genitori sono sempre lontani per lavoro.
Hirukawa Haruki, è un ragazzo problematico, un piantagrane, fuma, salta giorni di scuola ed è a capo di un gruppo di ragazzi con i suoi stessi problemi. Vive solo con il padre, un uomo violento e manesco.

Apparentemente due isole nel mare, lontane tra di loro, eppure tra i due inizia un reciproco avvicinamento, quasi che uno compensi l’altro.

Una serie che parla di gioventù, di paure, di crescita, di doveri in una società in cui lo stigma sociale può “uccidere” socialmente una persona. Ma parla anche di amore, di speranza, con una spruzzatina (minima, nel sequel) sui mancati diritti LGBTQ+.2

2 In Giappone non è ancora legale il matrimonio tra persone dello stesso sesso. E’ l’unico paese del G7 a non averlo legalizzato. Detto questo però ci sono molte sentenze dei tribunali di alto livello (ne cito alcune: Tokyo, Sapporo, e Osaka) che hanno dichiarato incostituzionale il divieto di matrimonio tra persone dello stesso sesso. Purtroppo al momento queste sentenze non hanno fatto modificare la legge.
Alcune città e prefetture hanno cercato di dare una legalità a questi matrimoni con i “certificati di partenariato”, ovvero un sistema di certificati per le coppie dello stesso sesso. Anche se non hanno valore di matrimonio, almeno garantiscono alcuni diritti tra cui poter visitare il partner in ospedale, essere riconosciuti come famiglia affidataria.
Il webtoon è di origine Coreana, ma anche in Corea del Sud il matrimonio tra persone dello stesso sesso non è legale.

  1. “Mono no Aware” è un’espressione di dolore e bellezza contemporaneamente.
    Ha molte sfumature, tra cui il sentimento della consapevolezza della transitorietà delle cose e della vita. Riflette una malinconia agrodolce, non vuota ma ricolma di apprezzamento, non c’è rabbia o frustrazione ma accettazione attraverso una gioia malinconica. ↩︎
  2. In Giappone non è ancora legale il matrimonio tra persone dello stesso sesso. E’ l’unico paese del G7 a non averlo legalizzato. Detto questo però ci sono molte sentenze dei tribunali di alto livello (ne cito alcune: Tokyo, Sapporo, e Osaka) che hanno dichiarato incostituzionale il divieto di matrimonio tra persone dello stesso sesso. Purtroppo al momento queste sentenze non hanno fatto modificare la legge.
    Alcune città e prefetture hanno cercato di dare una legalità a questi matrimoni con i “certificati di partenariato”, ovvero un sistema di certificati per le coppie dello stesso sesso. Anche se non hanno valore di matrimonio, almeno garantiscono alcuni diritti tra cui poter visitare il partner in ospedale, essere riconosciuti come famiglia affidataria.
    Il webtoon è di origine Coreana, ma anche in Corea del Sud il matrimonio tra persone dello stesso sesso non è legale. ↩︎

Moonlight Mystique


Se amate, come me,  i cdrama fantasy e vi affascinano le storie di immortalità, magia e amori travagliati, Moonlight Mystique è un titolo che non potete perdere.

Parlo di un drama cinese del genere xianxia-wuxia 1,  40 episodi che ho letteralmente divorato. Lo trovate nei fansub dedicati.

La Trama
Bai Shuo, figlia più giovane del Governatore, viene salvata, insieme alla sorella maggiore, da un immortale. In segno di gratitudine, Bai Shuo promette di ricambiare il favore avuto. Tuttavia, essendo umana, sa di non avere abbastanza tempo per farlo: la sua vita è troppo breve.
Inizia così, fin da bambina il percorso per coltivare l’immortalità e guadagnare il tempo necessario a mantenere la sua promessa, anche se ottiene scarsi risultati, non demorde mai.

Durante il suo cammino incontra Fan Yue, il potente re dei demoni e signore del Palazzo Moonlight. Il loro primo incontro è tutt’altro che romantico: più uno scontro che un incontro. Entrambi diffidenti, passano dalla manipolazione reciproca, passando attraverso l’affetto, fino a innamorarsi profondamente.

Bai Shuo, Fan Yue e i due guardiani del Palazzo, Tian Huo e Cang Shan, intraprendono un lungo viaggio pieno di ostacoli, segreti e pericoli, tutti legati a un passato che si svela a poco a poco.

Il cast
La protagonista femminile è interpretata da Bai Lu (Story of Kunning Palace, Till the End of the Moon), quando c’è lei, per me, il voto del drama oscilla immancabilmente tra il 9 e il 10.
Fan Yue è invece interpretato da Ao Rui Peng, una nuova scoperta per me. L’ho conosciuto proprio grazie a questo ruolo e, dopo pochissime puntate, mi sono innamorata del suo personaggio. Alcuni suoi sguardi “assassini” ti fanno letteralmente cadere dalla sedia!

Perché mi è piaciuto così tanto?
Lo xianxia è senza dubbio il mio genere, attualmente, preferito nella cinematografia cinese. Se dovessi descriverlo a chi non lo conosce, direi che è il “gemello asiatico” delle opere di Tolkien: in Occidente abbiamo elfi, orchi, maghi, hobbit; nello xianxia troviamo immortali, demoni, mostri, cultori, maghi, guerrieri.
Sono mondi fantastici che raccontano molto più di avventure: parlano di crescita, sacrificio, amore e spiritualità. Attraverso la coltivazione e la ricerca dell’immortalità, ogni personaggio intraprende un vero e proprio viaggio dell’eroe (per citare Jung).

1 Note
Xianxia significa “Eroi Immortali”:  sono storie di fantasia che oltre alla trama simile al wuxia, al loro interno hanno anche: magia, demoni, fantasmi, immortali e una grande quantità di mitologia cinese, il tema ricorrente è la coltivazione spirituale.

Wuxia significa “Eroi Marziali”: sono storie di fantasia, ma ancorate maggiormente alla realtà,  su personaggi umani  che possono raggiungere abilità straordinarie tramite le arti marziali cinesi e la disciplina interiore. Avventure, vendette, romanticismo e tragedia fanno da cornice.