WHEREVER YOU WILL GO


Erano i primi anni del 2000, era estate, frequentavamo lo stesso bar, gli stessi amici. Non so perché quella sera fu diverso, perché decise di venire a ballare con noi e perché rimase sempre vicino a me. Non so neppure come ci trovammo, incuranti di tutti gli altri, in quella notte estiva sul lago a baciarci.
Ho ancora la sensazione da “film”. Era più giovane di me, ed io non volevo più storie con uomini più giovani. Scavalcò le mie parole di difesa con le sue “Fidati” e “Credici”.

Ci trovavamo al bar, stavamo con gli amici, ridevamo, scherzavamo. Verso mezzanotte andavamo via e finivamo sempre per far l’amore in macchina. Rimanevamo lì, abbracciati, e lui, sempre, con voce bassa e calda mi cantava all’orecchio questa canzone.


Ed io ero felice. Non so se ero innamorata o no, ma sapevo di essere felice, non ricordo di essere mai stata più felice di quel periodo con un uomo.

Non so se fu per colpa delle mie paure che ripreso a salire in superficie o della sua che cominciò a paventarsi, ma finì. Non fu un bel periodo per me.

Un paio di anni dopo, ci ritrovammo con gli amici, una grigliata “chiusa”, ovvero fatta in casa su un camino. Non so spiegarvi, chi mi comprende mi comprende, dico solo elettricità da temporale, tangibile nell’aria. Lui che aspetta, fa in modo, prima di andar via di trovarci da soli perché deve parlarmi, e andiamo in un bar a farlo. E lui che mi dice delle cose così belle, e che sì, lo sa che con me non si era comportato proprio bene, e che chissà, magari, tra noi, si può vedere, provare ancora.

Io lo guardo, la tentazione c’è, la chimica c’è, stavo così bene con lui, ero così felice e lui era concreto, terreno, serio. Il problema è che nel frattempo un “amore cannibale” mi ha ghermita, son diventata prigioniera e carceriera di me stessa. Con lui non sapevo se ero stata innamorata, ma so che ero stata felice; ora ero innamorata, di un altro, ma non ero felice.
Io con gli uomini ho sempre fatto scelte sbagliate.

Ogni volta che sento questa canzone, lo penso. Penso a quelle sere in cui cantava solo per me alla luce delle stelle.
Ne scrivo oggi perché questa canzone è passata in televisione e in un attimo io son stata catapultata nelle tiepide notti estive. Sorrido. Ci sono momenti che sei contenta di aver vissuto, anche se poi non son stati indolori. Son momenti che ti hanno fatto conoscere delle persone per cui valeva la pena, in ogni caso.
Oggi lui ha famiglia e spero davvero sia felice. A volte mi domando se lui cantando “ovunque tu andrai”, già sapeva che negli anni sarebbe rimasto con me, come un ricordo che strappa un sorriso e un’emozione.

ABITUDINI


E che mi son disabituata ad essere felice

Minchia che fatica la vita a volte. Tipo oggi un mal di testa che non lascia tregua, le spalle contratte, la pioggia continua, il distrarsi continuamente alla finestra, il mettere a posto pensieri disordinati e disubbidienti, la stanchezza, il mio oroscopo è confuso, non sa, non capisce se sarà un anno di guano o di spine, almeno fino a luglio. Poi probabilmente pure, ma non si sa.

Serve la bacchetta magica, però non ricordo dove lo messa dall’ultimo trasloco, probabilmente sarà in solaio come tutte le cose che non trovo negli ultimi due anni.

Sbuffo, si lo so devo esser propositiva, positiva, ridente, propedeutica allo smile e il mondo mi sorriderà.  Però… fateci caso quando sorridiamo, mostriamo i denti, se fossimo del tutto bestie (e in parte lo siamo) sarebbe un segnale di pericolo. Mostrare i denti è l’avviso di un prossimo attacco.  Vuoi vedere che il problema è questo, io pensavo che la vita mi sorridesse e invece si preparava a sbranarmi.
Non pensiate che sia triste o depressa, anzi in questo momento ho un ghigno sorriso sul viso, semplicemente credo di essermi disabituata ad esser felice.

Se vi domandate della foto, non so, così, mi piaceva, tutto quel nero spezzato dal rosso, gli occhi che osservano dalla maschera. Mi ha ricordato la prima poesia che ho scritto, era il 2004 i colori erano quelli e credevo ancora.

CETRIOLOS, GELATOS E DILDOS


Una fotografa americana ha ideato un progetto di foto “illegali”. Lo ha fatto per mostrare, in maniera ironica e leggera, l’assurdità di alcune leggi americane. Olivia Locher “viola” le leggi attraverso il suo progetto I fought the law. Evidenzia in tal modo alcuni aspetti della legiferazione americana, che spesso, lascia senza chiarezza e definizione temi importanti e invece si perde nei dettagli dell’assurdità inutile.

in Alabama è vietato mettere un gelato in tasca

in Connecticut i cetrioli devono rimbalzare, altrimenti non possono essere chiamati cetrioli

in Arizona non si possono tenere in casa più di due dildo

In effetti le motivazioni di alcune di queste strane e assurde leggi americane sono talmente oscure da farmi paventare il timore, un giorno mai andassi negli USA, di confondermi e trovarmi in gattabuia perchè faccio rimbalzare i dildo, mi metto in tasca i cetrioli e tengo oltre due gelati in casa.

GIORNI DI CELLOPHANE


Dio o chi per lui in genere è buono con me.
Ogni tanto però si diverte a mettermi alla prova (o si diverte alle mie spalle) in modo abbastanza pesante. Ogni volta un po di più. In compenso a parziale compensazione mi ha dato un angelo custode con i controcoglioni.
Insomma dio o chi per lui, ha con me un rapporto del tipo ti farò del male ma ti darò protezione, che detta così più che un dio sembra un capo mafioso.
E così accade che lui o chi per lui, periodicamente mi fa vivere i giorni di cellophane per farmi capire l’importanza del respirare a pieni polmoni questa vita.

I giorni di cellophane, sono quelli in cui vivi e osservi il mondo come se ti avessero avvolto il corpo, il volto, gli occhi, la bocca con trenta metri di pellicola. Non vedi bene, ti muovi male e più vai avanti più ti manca il respiro, boccheggi, ti sbatti, non respiri non respiri, e in quel momento devi scegliere che fare. Lasciarti andare o lottare per togliere il cellophane?

Dio o chi per lui in genere è buono con me.
Questa volta, in questi miei giorni di cellophane, si è reso conto che ho lottato, ma che sono esausta (sarà l’età che avanza?). Che questa volta togliere dalla bocca quella fottuta pellicola non è stato facile, mi sa che si è reso conto però questa volta forse un pò ha esagerato. Per questo ha permesso al mio angelo custode di fare un paio di buchini in corrispondenza degli occhi, così mentre respiro e mi tolgo il resto della pellicola dalla pelle posso vedere. E a dir la verità, ho visto…. che dirti dio o chi per lui, esisti e ora ho le prove. Grazie, avevo bisogno di un piccolo incentivo, seppur bastardo.

E tu mio caro angelo custode, compagno di tante avventure, che a volte pensi “Ma una meno impegnativa no?!” e mentre lo pensi mi abbracci con un sorriso, si tu batti il cinque! Cé l’abbiamo fatta ancora una volta. La trasmutazione è avvenuta, non son più quella di prima, non so ancora chi sono ora, ma so che sono qui.

APPUNTAMENTO AL BUIO CON LA VITA


Si incontrano in rete, decidono di vedersi realmente e quando accade scoprono che lei è la nuora e lui è il suocero. Esterrefatta e scoperta la nuora scappa, dopo un attimo di sbigottimento il suocero la segue. Peccato che il marito di quest’ultima, tale Wang Jai, insospettito dal comportamento ultimo della moglie l’abbia seguita e da lì il putiferio!

Una delle mie personalità è melodrammatica, un’altra ironica e quando si trovano insieme e si imbattono in questo tipo di notizie è finita. Mi affollano la mente con situazioni assurde e rido dell’umana stupidità e grettezza. Poi la personalità dominante (quella che vive nel reale per intenderci) mi sussurra:

“Cazzo Diama, dai tu sei capace di meglio, vogliamo parlare di quando hai aperto la porta della camera e hai trovato il tuo (ex) compagno scopare con un’altra? E sei rimasta bloccata lì immobile e hai capito come l’adrenalina possa anche immobilizzare?
Eddai non dirmi che non ricordi neppure quando l’altro tuo ex la sera cominciava a criticarti e finiva sempre che si incazzava con te, ti insultava e se ne andava mentre tu rimanevi lì piangente. Ti ricordi vero? Peccato che poi a distanza tu abbia scoperto, e lui te lo ha anche confessato, che lo faceva apposta perché aveva un appuntamento un’altra, e questo per sei mesi.
Non ricordi quella volta che eri a cena a casa del tipo che un pò ti corteggiava? Quello invita anche un’altra sua amica e dopo cena ti giri e te la ritrovi in mutande e reggiseno mentre mette le mani nel “pacco” di lui e la lingua a mo di scovolino nella bocca del tipo
Daiiii l’ultima, non ci posso credere, e di pochi mesi fa, ti sei già scordata anche questa? La tua (ex) amica da vent’anni, sposata con un tuo amico che si struscia e sbaciucchia sul divano davanti a te sull’uomo che ti piace (e lei lo sa) e con il quale e hai già fatto l’amore (e lei lo sa). Amica alla quale avevi confidato, ma sì, perchè non crederci ancora? Ma sì perché non riprovarci!? ”
(NdB: dopo aver conosciuto uomini come quelli di cui sopra era necessario porsi le ultime due domande, anche se devo essermi data risposte sbagliate visto anche l’ultimo epilogo)

Ora voi leggete queste notizie e ridete, ma se ci penso cazzo cazzo, a me capitano davvero. Figa lo so perché mi accadono. Io vivo e ho vissuto con il cuore in mano e una dose di ingenuità mi accompagna ancora nonostante tutto. Fanculo me lo dico da sola perché per questo nella vita interpreto sempre il ruolo di Wang Jai anche se non picchio.
Fanculo anche voi che il cuore me lo avete usato e con la mia anima avete cercato di pulire, senza riuscirci, la merda che avete dentro.
Ok ammetto, questa che parla è la personalità maleducata, si è svegliata e borbotta con la personalità dominante dicendo parolacce.
Ma eccole lì, ironica e melodrammatica che tornano, leggono quello che ho scritto… eh sì, dai ragazzi ridiamo insieme, a pensarci son tutte cose strane e buffe quelle robe lì. In fondo sono una grande, son ancora pulita dentro, ho una vita vissuta, a volte è stata dura, e potrà accadere ancora, ma che vita piena e divertente che ho avuto e che avrò.

PS: per quelli che credono che donna libera voglia dire sessualmente disponibile, quello appena scritto è la riprova che NON è così.

SPEED DATING ANNUSATORIO


A me lo speed dating già di suo mi sta sulle scatole, figurati uno speed dating annusatorio.

Se vi chiedete “cheddè?”, sappiate che i partecipanti devono indossare una maglietta per qualche giorno e poi portarla all’incontro dove sarà annusata dagli altri partecipanti in modo da scegliere il proprio partner in base all’odore. Chiaramente son rigorosamente vietati profumi e lozioni.

Insomma, per trovare l’amore io dovrei infilare il mio delicato nasino in buste di plastica, dove macerano sporche magliette maschili intrise di sudore di giorni e scegliere un uomo in base a questo?
Se invece volessi solo farmi una cosa veloce? Una sveltina tanto per intenderci e non volessi aspettare per giorni la maglietta? Che faccio butto direttamente il naso nell’ascella sudaticcia?

Lo so, per amore si fa tutto,  se poi l’ormone ci mette lo zampino nove volte su dieci, diciamolo,  siamo fottuti. Sappiate però che se questi sono i nuovi modi per trovare un partner e l’ammmmore, credo che morirò vecchia e zitella, non ho ombra di dubbio.

SEX TOYS MODERNI


Vi è capitato mai di mettere qualcosa in bocca e di avere quasi subito un orgasmo? Eccoli lì amici miei, maialetti adorati, subito a pensare male, io sto parlando di QUESTO.

E proprio così una donna cinese a causa di una isterectomia avuta anni prima, praticamente, risparmia sui sexy toys usando uno spazzolino da denti.
Non avete ancora chiara l’idea? Questa puella in seguito a un’operazione, ogni volta che mette in bocca lo spazzolino da denti e il dentifricio insieme, ha un orgasmo tale da svenire!

All’improvviso (non si sa mai) sento un’impellente bisogno di igiene dentale.

SONO UN FOTTUTO GENIO


Sono un fottuto genio e non lo sapevo!

Confesso lo sospettavo. Una parte di me lo sapeva che ero un meraviglioso genio incompreso.

Un sito americano ha pubblicato una “fotografia grafica” sulle buone e cattive abitudini delle persone con un grandi quozienti di intelligenza. Insomma per capirci i geni. Ora pare che i geni abbiano i sottoelencati  pregi e difetti.

DIFETTI (LI HO TUTTI!!! Sono un genio del male)
Si ubriacano più spesso.
Chi ha QI inferiore a 75 in media si ubriaca meno di una volta all’anno chi ha un QI superiore a 125 in media una volta al mese. (no problem…. ho già raggiungo la media per i prossimi 25 anni posso far a meno di bere e viver di rendita)
Fanno uso di droghe.
I ragazzi con QI alto hanno una probabilità doppia di fare uso di sostanze illegali rispetto agli altri. Per le ragazze, la probabilità è addirittura tripla. (come sopra… e attualmente ho una dipendenza dai profitterols)
Vanno a letto più tardi e sono ansiose
La prima ho dovuto cedere qualche concessione a causa della sveglia prima dell’alba, in caso contrario praticamente non dormivo. La seconda eh bè si, non in maniera esagerata, ma specialmente verso la fine del mese, quando lo stipendio gioca a nascondino con me.. ebbè l’ansia sale.

PREGI
Sono caparbie
Chi io!? Quando mai! No no son solo dicerie, lo dicono così tanto per dire, maldicenze, quando mai son testarda io!?
Leggono molto
Il fatto che da bambina il mio oculista avesse intimato a mia madre di imperdirmi di leggere per non sforzare la vista vorrà dire qualcosa?
Si danno degli obiettivi e sono autodisciplinati
Ecco qui, non so a volte si, a volte no. Ma del resto son genio non l’essere perfetto, a volte mi dò un progetto e son un cartepillar, a volte… il burro è più determinato di me.
Pensano a come pensano
Cé l’ho! Cé l’ho! Ho anche questa! Il mio amico Willy mi diceva che ero segaiola mentale e invece no! Facevo solo metacognizione.

Ragazzi è tutto vero, sono un fottutissimo genio, e se voi non mi credete è solo perché sono troppo avanti e non mi capite.

PS: clicca qui per vedere il link con l’infografica del sito americano

NUGTELLA AL GUSTO MARIJUANA


Che fosse una droga io lo sapevo. Ne sono stata vittima. A cucchiaiate affondavo nella cremosità e portavo alle labbra. E ora quando pensavo di essere forte e di non cadere più nelle tentazioni cremose, scopro che il tunnel si spalanca davanti a me con un nuovo gusto.
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Gia mi prefiguro nugtella party con le amiche a base di tartine di cremosità e tè, tutte carine e compite all’inizio e ci troviamo alla fine spettinate mentre filosofeggiamo della naturalità con cui i calabroni volano anche se non potrebbero farlo. O cene tra amici con visione di film, mentre sul divano degustiamo fine pasticceria alla nugtella e alla fine ci rendiamo conto che ognuno di voi ha visto (o si è fatto) un film diverso.

PS: Io ci scherzo sopra, ma l’argomento è serio. In California la possono usare come medicinale già dal 1996 mentre in Italia solo da pochi mesi è possibile e non è così semplice. Per chi vuole saperne di più:
Curarsi con la canapa medica in Italia
Nugtella, in California la crema alle nocciole e marijuana.