DAL MENU: GAZA, CISGIORDANIA… E COME DESSERT UN BEL PEZZO DEL GOLAN


Il governo israeliano ha approvato un piano per aumentare il numero dei coloni già esistenti nelle Alture del Golan.

Le Alture del Golan sono un territorio Siriano occupato abusivamente e sotto controllo da parte dei soldati d’israele (IDF). Il governo ha stanziato significativi fondi per aiutare e sviluppare in quell’area gli insediamenti dei coloni.

Israele ha occupato le Alture del Golan nel 1967 e le ha annesso nel 1981. Tutto ciò è avvenuto abusivamente, senza autorizzazione di nessun tipo, anzi con condanne da parte dell’ONU e del diritto internazionale. Le Alture del Golan sono riconosciute come territorio della Siria a livello internazionale. Tutte le azioni d’insediamento sono illegali.

Le alture del Golan si trovano nella Siria sud occidentale, al confine con israele, Libano e Cisgiordania. E’ un altopiano strategico.

Nel 1967 israele occupò le Alture. La Siria ha cercato senza successo di riconquistarle nel 1973. L’annessione, che io chiamerei invasione da parte di israele, non è riconosciuta a livello internazionale. L’ONU e la stessa UE considerano il Golan territorio occupato illegalmente da israele.

Indovinate chi, nel 2019, ha riconosciuto il Golan di sovranità israeliana? Bravi, avete indovinato! Gli Stati Uniti d’America, sotto il precedente governo Trump.

Quindi a noi dicono la Palestina non si può riconoscere, ma loro riconosco azioni illegali!

Ricordo che a tutt’oggi, per la comunità internazionale, UE compresa, le Alture del Golan sono occupate abusivamente da israele.

La Siria rivendica ancora le Alture del Golan e chiede il ritiro d’israele; il quale ha lo stesso atteggiamento che ha nei confronti della Cisgiordania: continua ad occupare e si tiene i territori.
Le persone autoctone, sia druze sia Siriane, rifiutano l’annessione e chiedono il ritorno alla Siria e alla legalità, poiché i coloni israeliani (come hanno fatto e stanno facendo ancora in Cisgiordania) espropriano le terre agli autoctoni e attuano discriminazioni verso i druzi e i siriani.

Quindi lo posso pensare, vero? L’istinto all’invasione delle terre altrui, fa parte del modo di pensare del governo israeliano? L’occupazione di altri stati è un vizietto che non riesce a togliersi?

Quindi lo posso pensare, vero? Che il mio governo è complice, oltre che in un genocidio, anche in un attacco mirato a terre che non appartengono a israele, ma che invade?

Fonti: Euronews e Rainews, Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite,  israeli Ministry Of Foreign affairs, Bbc, Al Jazeera

TITOLI BOOM, SANZIONI INESISTENTI E DERETANI BRUCIANTI


Stamattina, al solito sfoglio la prima pagina dei giornali. Leggo dei titoli che speravo di vedere da tempo, quindi approfondisco e…  mi sale il crimine.

Una persona qualsiasi legge uno di questi titoli e pensa “Finalmente fanno qualcosa”.
INVECE NO, SONO SOLO PROPOSTE.
SONO TITOLI FUORVIANTI.
Ho un vago, fortissimo, sospetto di malafede.

La notizia vera è che la Commissione Europea e l’Alto Rappresentante Kallas hanno messo sul tavolo la proposta di sanzioni verso due ministri (Ben-Gvir e Bezalel Smotrich) e i coloni violenti israeliani; a parte che è solo una proposta, sottolineo che israele e il suo governo non sono citati.

Traduzione: Non ci sono alcun tipo di misure attive contro i due ministri e coloni israeliani, ASSOLUTAMENTE NIENTE. ANCORA MENO VERSO ISRAELE. Al momento sono SOLO intenzioni politiche e non sanzioni operative. Per diventare sanzioni effettive e operative devono essere approvate, all’unanimità, dal Consiglio UE.
Ammesso e non concesso che queste proposte passino, considerato che in due anni non sono riusciti a deliberare nulla contro israele e affini, secondo voi arriveranno a farlo entro pochi giorni o solo a invasione della Palestina conclusa e massacro dei Palestinesi terminato?

QUESTI CI PRENDONO PER IL DERETANO.

Tutto ciò mentre contro la Russia (non solo a sfavore di qualche ministro o parte della popolazione), sottolineo contro l’intera Russia e Bielorussia e i loro governi, ci sono attualmente già 18 pacchetti di sanzioni adottati, verso israele niente, nisba, nulla, il vuoto, il deserto, zero.

Secondo voi ai coloni israeliani (avete visto il livello culturale e umano di quelle persone?) e ai due ministri (avete visto il livello umano di Ben-Gvir e Bezalel Smotrich?) quanto possono toccare e interessare, sempre ammesso siano approvate, queste tre misure “punitive”? La risposta: una beata cippa!
Ma poi noi, sappiamo nome cognome e data di nascita di ogni singolo colono violento?Sapremo distinguerli e bloccarli dai turisti israeliani in giro per il mondo che vengono, o transitano, da noi?

LO VEDETE IL NOSTRO DERETANO?

Riepilogando:
Sanzioni in essere verso la Russia 18
Sanzioni in essere verso Israele: 0

Ho un “crimine” salente verso certi giornalai che pubblicano i titoli in maniera fuorviante e verso i nostri governanti italiani ed europei, che amano così tanto il nostro deretano.

Nella foto, (scusate la scarsa qualità) ho messo solo alcuni dei titoli che a casa mia si chiamano:  “Disinformazione&Propaganda” .

GENOCIDIO IN DIRETTA STREAMING


“E’ un genocidio in diretta streaming”, così lo ha definito Amnesty International, e la cosa più assurda è che il nostro civile e cristiano mondo occidentale non fa, ANCORA, assolutamente nulla.

Leggo poi, stamattina, che due tra le più importanti organizzazioni israeliane per i diritti umani, B’Tselem e Physicians for Human Rights-Israel, hanno pubblicato due rapporti distinti, e che entrambi giungono alle stesse conclusioni: ISRAELE STA COMMETTENDO UN GENOCIDIO NELLA STRISCIA DI GAZA.

I rapporti delle due organizzazioni israeliane per i diritti umani scrivono che è una: “Conclusione inequivocabile: Israele sta intraprendendo un’azione coordinata per distruggere intenzionalmente la società palestinese nella Striscia di Gaza”.
Proseguono dicendo: “Ma come israeliani e palestinesi che viviamo qui e siamo testimoni di questa realtà ogni giorno, abbiamo il dovere di dire la verità il più chiaramente possibile: Israele sta commettendo un genocidio contro i palestinesi”.

Vorrei anche ricordare che israele inizia, tramite i coloni israeliani con il beneplacido dell’IDF presente nella zona, ad attaccare i Palestinesi in Cisgiordania.

L’Europa condanna a parole, mentre abbassa i pantaloni commerciali con Taco1 alias Trump e gli porge il deretano, ma nella pratica rimane immobile, non fa nulla. Neppure una sanzione, neppure il blocco delle armi. Continua, tramite i suoi paesi membri (a parte un’eccezione) a fornire anche armamenti e componenti relativi. Ma ormai sappiamo già che ha due pesi e due misure a seconda che si tratti di Russia o israele.

Poi, essendo io italiana, parlo di chi mi governa, governo che ogni giorno di più mi fa vergognare di esserlo. L’Italia tramite il governo della Meloni e i suoi ministri, davanti al genocidio si trincerano dietro alle parole “Ha il diritto di difendersi” e altre scuse politiche simili, oppure prendono “premi” di amicizia con israele. Tutto questo per dar manforte a Taco e ai suoi finanziatori americani.
Volendo ben vedere questa non è solo ipocrisia, è complicità attiva.

Detto questo, queste mie parole non cambiano il mio modo di vedere, non basta denunciare i complici, bisogna disinnescare il problema alla radice: netanyahu,  un’estrema destra sionista religiosa integralista israeliana e la collusione degli interessi commerciali delle aziende occidentali, già denunciata da Francesca Albanese all’ONU.

Tutto ciò mentre in israele, netanyahu afferma: “Non c’è fame a Gaza”.

Se esiste un dio, perché comincio davvero a dubitare di ciò, già in questa vita, spero insegni loro, sulla loro pelle, quello che hanno inferto agli altri.

A parte i criminali diretti, ricordate che anche i complici lo sono, e che l’assuefazione a queste atrocità ci rende tutti complici. Si chiama banalizzazione del male.

Nell’immagine la città di Jabalia a Gaza, prima e dopo l’attacco di israele.
E’ un pò sgranata ma sono immagini di google maps prima e dopo, non hanno l’alta definizione.

  1. Taco è un acronimo di  “Trump Always Chickens Out” che lui detesta a dir poco, ma che a me piace molto e quindi lo uso. ↩︎

Gaza: l’urlo ignorato dall’umanità


I palestinesi non esistono, lo dicevano già prima dell’ottobre 2023.
Internazionale- articolo del 21.03.2023

E’ del 21 marzo 2023, mesi prima del 7 ottobre 2023, data da cui israele si sente in diritto di STERMINARE un popolo.

Tra le tante parole dette da questo ministro del governo israeliano, tale Bezalel Smotrich: “Il popolo palestinese è un’invenzione che ha meno di cent’anni di vita. Hanno una storia o una cultura? No, non le hanno. I palestinesi non esistono, esistono solo gli Arabi1”.

E lo dicono loro, quelli nati da una risoluzione ONU del 1948 che ha “inventato” a forza lo stato di israele, risoluzione mai accettata dagli stati arabi?

La frase giusta sarebbe: “Lo stato di israele è un’invenzione che ha meno di cent’anni di vita, creata nel 1948 dall’Onu”.

Non ho iniziato questo scritto per dire questo, mi sono persa nella rabbia che ogni giorno mi sale sempre di più nel vedere e leggere, quello che succede a Gaza e nell’immobilismo dei governi europei (a parte la Spagna che si muove in direzione contraria).

Avevo iniziato per far risaltare l’immensa ipocrisia degli stati europei, Italia in prima linea, e per sottolineare:
Era il 2023 è condannavano a parole, permettendo quello che accade oggi.
E’ il 2025 e pochi giorni fa hanno condannato (una parte della UE, neppure tutti) a parole ma ANCORA NEI FATTI NIENTE.

Sono tutti complici, siamo tutti complici, sono tutti collusi, siamo tutti collusi. Anche noi quelli che gridano in questo immenso mare di dati, noi che non siamo rappresentati dai nostri governi, e nel petto ogni giorno ci grava una sensazione di oppressione. Noi quelli che il nostro cuore è diventato osmio da quanto pesa. Saremo giudicati dalla storia come se fossimo complici anche noi, solo perché apparteniamo a uno stato che è stato complice di questo genocidio, di questo sterminio.

Stamattina ho il cuore gonfio di dolore, rabbia, incredulità anche per un altro motivo: la ministra israeliana (dell’innovazione!?) Gila Gamilie, ha pubblicato su X un video (lo trovate anche su altre piattaforme), in cui mostra la striscia di Gaza dalle cui macerie nasce una lussuosa riviera con yacht, spiagge da sogno, resort, locali, uno skyline in cui spicca una Trump Tower. Mentre sul lungomare si vedono passeggiare sorridenti netanyahu e Taco alias trump con la moglie Melania, prima del finale con i fuochi d’artificio.
Sapete che scrive la tipa, come ciliegina sulla torta? Scrive: “La migrazione volontaria dei Gazawi può avvenire solo con netanyahu e trump”.

Sapete quella sensazione da groppo in gola e rabbia nascente che sale? Questa è quella che ho stamattina. Non hanno più neppure il timore di far vedere apertamente quello che vogliono, tanto sanno che rimarranno impuniti, che nessuno muove un dito contro di loro, grazie al supporto di Taco alias trump che ci guadagna sopra vendendo loro armi.

Questo non è un post, come cerco di fare di solito, che valuta i fatti, cita le fonti e cerca di essere obiettivo, questo è un post che nasce dal profondo di me, non solo dal cuore, ma dalla mia anima.
Scrivo come “salgono” le cose, saltello da un fatto a un altro, perché non riesco più a contenerli.

Non penso ventiquattro ore al giorno a Gaza (per la mia salute mentale), anche se basta poco a riportarmi lì. Cerco di “distrarmi” anche io, ma rimango comunque ferita dal fatto che se mi guardo attorno, vedo che nella vita di tutti i giorni, la maggior parte dei miei connazionali, non ci pensa praticamente mai. Pensa solo alle ferie, alla serata, al divertimento, al fine settimana. Come il nostro governo, condanna a parole, ma poi non fa nulla, neppure una riga in rete in modo da far arrivare la voce a “quelli sopra di noi” che magari si muovono, non per empatia, ma per timore di perdere la posizione e il consenso.

L’ho premesso: è un post di emozioni questo, perché mai avrei creduto di vedere ancora in vita situazioni come lo sterminio degli ebrei, come i campi di concentramento di Cambogia e Serbia, i campi di “rieducazione” vietnamiti o le stragi come Chatila e Sabra.

Mentre ne scrivo, mi rendo conto che cito solo nomi e fatti che sono la punta di un iceberg di un’umanità portata all’autodistruzione e che questo mondo, non è il mio mondo.

  1. Arabi è un parola che raggruppa molti popoli. Non esiste un unico paese arabo, ma molti stati tra cui l’Egitto, la Giordania, l’Iraq, il Kuwait, la Libia. Il Marocco, il Qatar, la Siria (che israele ha appena bombardato) e molti altri. ↩︎

FEUDALESIMO MODERNO: Italia 30% – israele 10%


I dazi imposti da Taco alias Trump, ad oggi possono essere riassunti a grandi linee come nella tabella qua sotto:

PAESE/AREAAttuale dal 1-12 agosto 2025
Brasile10%50%
Europa10%30% dal 1 agosto
Messico25%30% dal 1 agosto
Canada25%35% dal 1 agosto
Cina10%30% dal 12 agosto
Giappone10%25% dal 1 agosto
Australia10% attivonessuna modifica
UK30% attivonessuna modifica
Sud Corea10%25% dal 1 agosto
India10%nessuna modifica
Indonesia10%nessuna modifica
israele10%nessuna modifica
Pakistan10%nessuna modifica
Taiwan 10%nessuna modifica
Thailandia10%36% dal 1 agosto
Svizzera10%nessuna modifica
Vietnam10%nessuna modifica

Fonti: New York Post, Reuters, Awalara, Pwc

Vedo che Taco alias Trump mette ai suoi “alleati” il 30% come alla sua “nemica” Cina.
Io fossi nella Meloni e nella Von Der Leyen, qualche domandina me la farei.

Detto questo, sappiamo anche che a seconda di come si sveglia la mattina, Taco, potrebbe rivoluzionare tutto.
Non è la prima, la seconda e neppure centomillesima volta da quando è diventato presidente degli Usa, che cambia rotta apparentemente senza motivo.

Comunque, ragazzi, sottolineiamo: israele il 10% Italia il 30%.
Vogliamo farci due domandine?
Giorgia (Meloni) non ti senti un po’ serva della gleba? Io un pochetto si.

“AIA” CI SONO I “BRICS”: Prove tecniche di un nuovo mondo


Contro l’occupazione israeliana in Palestina, e per coordinare iniziative contro questa occupazione, dal 15.07.2025 su iniziativa del “Gruppo dell’Aia”1 è iniziata a Bogotà una conferenza alla quale partecipano anche la Cina, la Spagna e il Qatar.

L’incontro è ospitato dal presidente colombiano Gustavo Petro. Lo scopo è di mettere in atto le decisioni assunte dall’Onu per tutti i 193 paesi membri, visto che l’occidente non lo sta facendo, o meglio, lo fa con due pesi e due misure, a seconda che si tratti di Russia o di Israele.

L’incontro ha stabilito una mozione in cui si dice che: “Nessun paese può più fornire aiuto di qualsiasi tipo per mantenere l’occupazione israeliana dei territori palestinesi”.

Spagna e Belgio hanno già iniziato a sospendere le nuove licenze per l’esportazione di armi verso israele e l’Olanda ha sospeso la vendita di componenti per i caccia F-35.
Si potranno mettere in atto altre misure tra le quali vietare l’atterraggio di aerei o l’attracco di navi che portano armi ad israele.

Il blocco degli scambi commerciali con israele è in fase di valutazione; si vorrebbe vietare l’importazione dei beni dagli insediamenti israeliani. Vedremo cosa salterà fuori da questo incontro. Nel frattempo, l’Irlanda ha già annunciato che introdurrà una legislazione per bandire i prodotti importati dagli insediamenti, mentre la Francia dice che “Sta valutando” (già sappiamo che vuol dire, “al momento non mi sbilancio”).

Il Brasile ha già richiamato il suo ambasciatore da israele in segno di protesta, mentre la Germania sostiene ancora israele. Sospetto che quest’ultima paghi ancora il senso di colpa per quello che ha fatto agli ebrei dal 1920 alla fine della seconda guerra mondiale.
Praticamente quello che gli israeliani stanno facendo ora ai palestinesi.

Non posso far a meno di notare che mentre il vecchio e sempre più decadente occidente protegge chi non dovrebbe, molti paesi del BRICS,2 il nuovo mondo -anche commerciale – spinge verso altre direzioni, questo senza assolvere nessuno stato dai propri crimini (sia ad est che a ovest). In Italia si dice “Il più pulito ha la rogna”, la mia è solo una constatazione di ciò che sta avvenendo.

Da noi invece permettiamo che personaggi come Taco alias Trump, facciano il giochetto del “dividi et impera” con l’Europa. Cosa che gli riesce bene grazie al nostro governo. Eppure questa è una locuzione italiana, i nostri governanti dovrebbero conoscerla… invece…

Temo che noi “occidentali” siamo ormai una società morente. Una nuova società, che sta germogliando da anni, sta creando un nuovo mondo.
Nella postilla 2, in fondo al post, se la leggete, e riflettete, capirete il perché del mio pensiero.

——————————————————————————

  1. Il GRUPPO DELL’AIA è stato istituito nel primi mese del 2025. Nato per garantire che nessuno Stato possa considerarsi al di sopra della legge e proteggere i più vulnerabili.
    Ne fanno parte originariamente: Sudafrica, Malesia, Namibia, Colombia, Bolivia, Cile, Senegal, Honduras e Belize.
    Il primo messaggio, a voce del ministro sudafricano Ronald Lamola, è stato che nessuno Stato, per quanto potente, è al di sopra della legge e nessun crimine deve rimanere impunito.
    Il Gruppo dell’Aia ha dichiarato e sottoscritto: “israele sta violando il diritto internazionale, citando le sentenze della Corte Internazionale di giustizia, le risoluzioni dell’ONU e i mandati di arresto emessi contro i leader israeliani; la coalizione dei nove paesi sottolinea al contempo la responsabilità e il dovere di tutti gli Stati di agire per prevenire questi crimini.” ↩︎
  2. BRICS è un acronimo utilizzato in economia internazionale che individua cinque paesi (fondatori) accomunati da alcune caratteristiche simili, tra le quali: condizioni di economie in via di sviluppo, una popolazione numerosa, un vasto territorio e abbondanti risorse naturali. ↩︎
BRICS STATI ATTUALISTATI CHE HANNO FATTO DOMANDASTATI PARTNER
BrasileArabia SauditaBielorussia
CinaAzerbaigianBolivia
RussiaBirmaniaCuba
IndiaBangladeshKazakistan
SudafricaPakistanMalaysia
EgittoSenegalNigeria
Emirati ArabiSri LankaThailandia
EtiopiaTurchiaUganda
IranVenezuelaUzbekistan
IndonesiaVietnam

Paesi che hanno manifestato interesse di aderire al brics nel 2025. Ve li suddivido per continenti, solo per farvi capire la portata.

AFRICAAMERICAASIAEUROPA
AngolaColombiaAfghanistanSerbia
Burkina FasoEl SalvadorBahrein
CamerunNicaraguaIraq
Repubblica CentrafricanaPerùKuwait
Repubblica del CongoVenezuelaLaos
Guinea EquatorialePalestina
GhanaSiria
LibiaYemen
Mali
Sudan del sud
Sudan
Tunisia
Zinbabwe

Lo vedete il nuovo mondo in arrivo?
Mentre l’occidente si autodistrugge in ipocrisie e doppie morali, altri paesi si prendono la scena.

FRANCESCA ALBANESE


Questo, qui sotto, è l’instagram di Francesca Albanese(1) se vi interessa seguirla.

https://www.instagram.com/francesca.albanese.unsr.opt/

Non scrivo questo brevissimo post per farle promo (anche se sarebbe d’aiuto seguirla, visto che è stata minacciata di morte, lei e la sua famiglia, e a noi come conoscenza), lo scrivo perché perché stamattina nel cercare un’informazione su Gaza e quindi sul rapporto Onu(2) che lei ha redatto, su Google, la prima cosa che spunta in home page, A PAGAMENTO con estensione .il ovvero IL GOVERNO DI ISRAELE(3), è un sedicente link dello stesso. Il governo israeliano ha costruito questa pagina con il chiaro intento di denigrarla, facendola come apparire come un sito istituzionale al di fuori di israele e sopra le parti. Ma chiaramente sta facendo propaganda denigratoria nei suoi confronti… chissà come mai…

E il nostro governo appoggia il governo sionista di israele… e notizia di questi giorni, secondo l’inchiesta di Elisa Brunelli, pubblicata su Altreecononia:
L’Italia ha inviato (e continua ad inviare) materiali chiave per esplosivi e armi nucleari. Materiali classificati come esportazioni di forniture civili, per non essere soggette all’approvazione del parlamento, quindi anche delle opposizioni. Ma in realtà è materiale che serve all’IDF
Inoltre scrive che:
Nel 2024 l’Italia ha iniziato a esportare cordoni detonanti verso Israele, inviando complessivamente 140 tonnellate di materiale per un valore di 2.078.458 euro”.
I cordoni detonanti secondo voi a che servono? Non credo ci voglia molta fantasia per dirlo.

Ho il vomito sempre più intenso nei confronti di questo governo italiano.

Ora vi è chiaro quanta paura fa Francesca Albanese ad “alcuni”?

———————————————————————————————

(1) Per chi non la conoscesse: Francesca Albanese è una giurista e docente italiana, specializzata in diritto internazionale e diritti umani. Dal 2022 è relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati.

(2) E’ un documento di 39 pagine, intitolato “From economy of occupation to economy of genocid”.  In questo documento Francesca Albanese scrive sulla base di testimonianze e prove, asserendo che alcuni big tecnologici quali:  Microsoft, Google, Amazon e Palantir fornirebbero infrastrutture tecnologiche cruciali. Questo consente a Israele di mantenere sistemi di sorveglianza di massa e operazioni militari nei territori occupati. Nello stesso rapporto vengono chiamate in causa altre aziende. Ci sono 1000 aziende coinvolte, che speculano sulla morte dei Palestinesi. Costruendo così un “sistema economico che viola e si basa in continuazione sulla violazione dei diritti umani e crimini internazionali”.

(3) Il sito web è parte del sito ufficiale del governo israeliano ed è gestito dall’unità E-government, che fa parte dell’autorità ICT, una sussidiaria dell’ufficio del primo ministro israeliano.
In sostanza, dietro c’è l’apparato governativo israeliano, in particolare l’ufficio responsabile per i servizi digitali e l’e-government.

TUTTI VINCITORI, NESSUN SCONFITTO


Tutti vincitori, nessun sconfitto.
Questo almeno è quanto riportano i giornali citando le parole dei tre “giocatori” nella guerra dei 12 giorni: Trump, Netanyahu e Ali Khamenei.

Trump: “Fordow come Hiroshima e Nagasaki, abbiamo fatto finire la guerra”.
Ora, a parte il personale vomito davanti a una frase come questa, tu ti vanti di esser l’unico stato al mondo che ha sganciato delle bombe nucleari su città piene di civili?
Dicevo a parte ciò, nei fatti racconti di aver fatto finire la guerra, ma dimentichi di ricordare che hai bombardato tu per primo l’Iran?

Netanyahu: “Vittoria storica, durerà per generazioni”.
Io, invece, sospetto che con quello che sta facendo a Gaza TUTTORA, la guerra in modi diversi, durerà per generazioni. Altro non dico, perché solo il pronunciare o scrivere il suo nome, mi procura conati di vomito superiori a quelli che mi procura Trump.

Ali Khamenei: Sue testuali parole sui giornali e siti (a mia disposizione) non ne ho trovate. Trovo solo la frase che “reclama la vittoria”, ma una frase detta dai giornalisti, non testuali parole sue. In compenso dopo l’attacco degli USA, mentre prima l’Iran collaborava con la IAEA (International Atomic Energy Agency), a differenza di Israele che non lo fa, ora, in data 25 giugno 2025 il parlamento iraniano ha approvato una legge, con 222 voti a favore e nessuno contrario, per sospendere la cooperazione con la IAEA.
Ottimo risultato per “noi occidentali” che avevamo paura delle “sue bombe” e lo “tenevamo sotto controllo”.

L’Iran si è adeguato a Israele, che insieme a India, Pakistan e Corea del Nord, sono gli unici stati con ordigni nucleari che non permettono all’IAEA il controllo.

Direi che siamo stati bravissimi a ottenere risultati positivi per noi…..
(Ah se non si è capito, la frase è fortemente ironica)

fonti: english.news.cn, iranwire.com/en/news, iaea.org,

E chiudo con quello che tutti questi avvenimenti mettono in seconda e terza posizione, ma che per me dovrebbe stare in pole position, Gaza.


PREZZEMOLO VELENOSO


Questo è un articolo molto breve, mi serve solo per aggiornare il post precedente, aggiungendo in fondo, purtroppo, un’altra riga alla tabella.

Se interessati il post precedente lo trovate cliccando QUI

Non aggiungo altro (ma penso molto). Ognuno si farà la propria idea. Vi prego solo di ricordare che ciò che conta non sono le parole, ma i fatti. Le parole spesso (specialmente in politica e ancor di più in periodi come questo) sono usate per manipolare.

La prima vittima a morire in guerra è la verità
Eschilo

PAESEANNI (inizio-fine)Note
Cina1950-1953Guerra di Corea. La Cina non è stata bombardata a tappeto, ma ha subito incursioni e bombardamenti mirati
Corea del Nord 1950-1953Guerra di Corea
Guatemala1954Colpo di stato supportato dagli USA
Indonesia1958Supporto ai ribelli
Cuba1959-1961Invasione della Baia dei Porci, bombardamenti e operazioni segrete
Guatemala1960Interventi post 1954
Vietnam1961-1973Guerra del Vietnam
Congo1964Operazioni militari di supporto
Laos1964-1973Campagna massiccia
Repubblica Domenicana1965-1966Intervento militare con supporto aereo
Cambogia1965-1973Operazione 1969 (anno intensificazione)
Perù1965Aiuto per rafforzare il governo
Cipro1965Operazioni militari durante la crisi di Cipro
Cambogia1969-1970Bombardamenti durante la guerra del Vietnam
Guatemala1967-1969Supporto al governo controinsurrezione
Grenada1983Invasione
Libano1983-1984Colpiti obiettivi in Libano e Siria
Libia1986Operazione El Dorado Canyon
Iran (golfo)1987, 1998, 2020 (?)Prima guerra navale nel golfo
El SalvadorAnni 1980Supporto militare durante la guerra civile, con anche attacchi aerei e operazioni sul campo
NicaraguaAnni 1980Supporto ai Contras
Iran1987Operazione Praying Mantis- attacchi navali e bombardamenti aerei non estesi
Panama1989-1990Operazione Just Cause – Invasione
Iraq1991Guerra del Golfo
Kuwait1991Parte della Guerra del Golfo
Somalia1993,2007-08,2011Operazione Restore Hope, interventi multipli
Haiti1994-1995Intervento via ONU
Bosnia ed Erzegovina1994-1995Operazione NATO
Sudan1998Attacco missilistico a una fabbrica farmaceutica
Afghanistan1998, 2001-2015Attacchi missilistici e invasione
Serbia e Montenegro1999Operazioni NATO
Kosovo1998Operazioni NATO
Yemen2002,2009,2011,
IN CORSO
Attacchi principalmente con aerei e droni
Iraq1991-2003Operazione No-Fly Zone, attacchi mirati Congiuntamente con UK
Pakistan2004 IN CORSO
(con interruzioni)
Operazioni con droni contro gruppi terroristici, sebbene sempre meno frequenti
Iraq2003-2011Invasione e
Iraq2014 IN CORSOOperazione Inherent Resolve – operazioni in corso in supporto alle forze irachene contro ISIS
Afghanistan2001-2021Invasione e successiva Operazione Enduring Freedom – Freedom’s Sentinel
Somalia2007 IN CORSO
 (con interruzioni)
Operazioni antiterrorismo contro Al-Shabaab
Yemen2009,2011 IN CORSOOperazioni, principalmente con droni e supporto alla coalizione guidata dall’Arabia Saudita
Libia2011,2015 IN CORSO
(con interruzioni)
Intervento NATO nel 2011 e operazioni contro ISIS
Siria2014 IN CORSOOperazione Inhherenet Resolve contro ISIS – Operazioni in corso contro l’ISIS
Iran22.06.2025bombardamento e dichiarazione di guerra unilaterale (USA)

Detto ciò, ricordo che, nel frattempo a Gaza, nel silenzio dovuto all’innesco di questa ultima guerra (che sembra quasi voluta per questo), continuano a morire civili: uomini, donne e bambini, sotto ciò che il governo israeliano chiama “aiuto ai palestinesi”.

CONFINI


L’ho anticipato ieri, QUI, che di questo ne avrei parlato oggi.

Iniziamo. L’istituto di inglese ha organizzato un “evento speciale” per la mattina di sabato. Ritrovo in sede, partenza e camminata di gruppo verso il punto designato. Nel mezzo del tragitto, uno degli insegnanti consegnava delle “requests” e, in coppie, si chiacchierava in inglese della domanda assegnata. Ogni cinque minuti cambiavamo la domanda assegnata e il compagno.

La camminata si è conclusa sulle sponde del lago, in una zona fornita di tavoli e panchine, dove avremmo preso pennelli e tele per dipingere ciò che ispiravano una serie di domande (in inglese chiaramente).

Sei allievi e due insegnanti. Sono sincera, tutto molto bello e carino, nonostante capissi lo 0,5% dell’inglese parlato dall’insegnante madrelingua. Ma il mio rapporto problematico con l’inglese già lo conoscete.

Seduti allo stesso tavolo, uno di fronte all’altro, condividevamo una tela per disegnare con i pennelli e i colori. La tela era divisa a metà da una riga, tu disegni nella tua parte e io nella mia.

Ho iniziato a disegnare (non ho la capacità di dipingere direttamente con il pennello) un mare, le onde, una spiaggia, la risacca, un sole, una sdraio, un ombrellone, due nuvole, un gabbiano in lontananza e un micetto in un angolo.
Abbozzato il disegno, inizio a dipingere con i colori acrilici. Nonostante la mia incapacità, non era brutto, tanto che i due insegnanti mi hanno chiesto se amavo dipingere.

Detto tra me e voi, non amo particolarmente dipingere, a differenza di Progenie che è molto brava, io non lo sono. Però, se lo faccio, anche con le matite colorate, questo fa sì che mi estranei dal mondo circostante. Anche se in quella circostanza era difficile farlo, nonostante ciò, ogni tanto per quindici secondi “cadevo” nel mio universo fatto di silenzio.

Questo mio estraniarmi ha fatto sì che non mi accorgessi che la persona davanti a me, quella con cui condividevo metà della tela, senza chiedere, mentre ero persa nei miei quindici secondi, con il suo pennello è entrata nella mia metà di tela. Ha colorato le nuvole che avevo disegnato nella mia parte e, con un altro pennello, ha fatto degli scarabocchi, che presumo volessero essere degli uccelli in lontananza (probabilmente in un mondo astratto). Tutto questo in quei quindici secondi in cui io ero nel mio mondo e in altri cinque, in cui ero troppo stupita per reagire.

Sono rimasta davvero senza parole per alcuni secondi, con la domanda in testa “Ma che sta facendo!?”. La guardo, ritrovo pensieri e voce e, gentilmente le chiedo: “Ma perché sei nella mia metà tela e dipingi il mio disegno?”. Lei alza le spallucce e torna nella sua metà.

Stiamo parlando di persone adulte, non di bambini dell’asilo.

Ora non è per il disegno, mica son Picasso che mi rovini un’opera, ma è per aver superato i limiti e (i miei) confini senza avermi chiesto assolutamente nulla. Mi sono sentita “aggredita” e invasa, in una situazione in cui, se avessi cercato di capire e insistere (vista la mancata spiegazione), sarei pure passata per quella “pesante”.

Sono una fautrice del superare limiti e confini, ma i propri, non quelli altrui.

Questo avvenimento mi ha portato a molte riflessioni (come se non fossi già abbastanza segaiola mentale di mio). Molte persone non rispettano i confini altrui e i limiti posti dalla convivenza con gli altri, che dovresti avere, ancor di più se non li conosci (era la prima volta che la vedevo in vita mia).

Perché quella tipa lo ha fatto? Ma in generale, le persone che si comportano così perché lo fanno? E’ un atto intenzionale e voluto? O è solo l’incapacità mentale di comprendere che non sei il solo al mondo?
Perché quando si tratta dei loro confini sono invece così integralisti?

E perdonate il volo pindarico, ma perché Israele supera il limite bombardando l’Iran, ma si lamenta se questo fa la stessa cosa a loro? Credetemi, son imparziale in questa domanda, nessuno dei due governi mi piace.

Ritorno al fatto. Quello che mi è successo è una cosa piccola lo so, sciocca, nessuno si è fatto male, nessuno ha perso qualcosa. Eppure… questa cosa mi ha davvero disturbato, e mi dispiace di non aver avuto la prontezza di reagire, dando uno spintone (metaforico e verbale) a quelle spallucce, per non aver avuto una risposta al suo dipingere nel mio spazio, limitandosi all’alzare le spallucce.

Ma secondo voi perché?

Poi un mio amico mi prende in giro quando dico della gente “Se la conosci la eviti”.

Ma a voi cose simili sono mai accadute? Vi siete mai sentiti “invasi” e “aggrediti” quando stavate per i fatti vostri? E se sì, come avete reagito? Vi siete mai sentiti in situazioni in cui, pur essendo dalla parte della “ragione” avete dovuto starvene zitti per non passare dalla parte del torto?

Questo lo metto alla fine perché in questi giorni l’attenzione mediatica si è spostata su altre notizie, ma io, le persone laggiù, continuo ad averle nel cuore.